La ristrutturazione realizzata nel 1945 per la costruzione di Plaza de España costrinse alla demolizione della Comandancia de Marina di Santa Cruz de Tenerife, che si trovava all’inizio del molo sud, accanto accanto alle mura del porto di Santa Cruz de Tenerife accanto le mura del Castillo San Cristóbal.
In questo edificio, dal 1886, avevano sede i Piloti, che utilizzavano la torre quadrata sul tetto per osservare l’arrivo delle navi con sufficiente anticipo.
Nel 1946, la Direzione generale dei dei porti e dei segnali marittimi autorizzò il Consiglio dei Lavori del Porto a costruire un nuovo edificio dove i piloti potessero avere un proprio spazio per svolgere le loro funzioni.
L’edificio, progettato dall’architetto Tomás Machado y Méndez Fernández de Lugo, con la collaborazione di Miguel Pintor González, ingegnere e direttore dell’Istituto, doveva essere situato sulla banchina nord, molto vicino alla foce del porto, vicino all’imboccatura del molo di Anaga.
L’edificio, in stile razionalista ed espressionista, ha un’influenza nautica, in quanto imita il ponte di una grande nave ed è costruito a forma di ferro di cavallo in cui la curvatura della sua facciata principale si trova sul lato rivolto verso il porto.
Ha tre piani, caratterizzati dalla semplicità di linee rette e curve ben definite.
Le finestre rettangolari sono combinate con altre circolari, alla maniera degli oblò.
Dal piano terra, o semi-interrato, dove si trovano le officine, i magazzini e i servizi di ormeggio e disormeggio delle navi, lavoro svolto dagli ormeggiatori, c’è una scala a chiocciola che collega tutte gli ambienti dell’edificio.
Al piano intermedio si trova la sala principale, che funge da reception, uffici centro informazioni sulla nave, foyer, hall, salone e centro informazioni, foyer, soggiorno e sala da pranzo.
Intorno a questi ambienti si trova una terrazza coperta che comunica con l’esterno attraverso una doppia scala che conduce in entrambe le direzioni.
Sul ponte superiore si trovano nove cabine adibite a camere da letto e due bagni.
Sul tetto si trova la capanna della vedetta, utilizzata per molti anni per sorvegliare l’arrivo delle alte
navi che facevano scalo al porto, poiché si trovava a 17 metri di altezza sul livello del mare, si affacciava sul muro della banchina meridionale e la sua vista panoramica garantivano la visibilità dell’attività portuale.
Questo edificio storico è classificato come edificio di interesse patrimoniale, in pieno grado di protezione, dal Consiglio comunale di questa capitale.
L’Autorità Portuale ha provveduto al suo restauro nel 2016, visto il deplorevole stato di degrado dell’edificio, con crepe e scrostamento della vernice, aggravati dall’azione del vento salino.
Il Pilota di porto è un capitano della Marina Mercantile, con comando di navi di stazza superiore a 1.000 G.T., dopo aver superato gli esami di ammissione sia presso la Dirección General de la Marina Mercante di Madrid che presso la Marina Mercantile di Madrid sia presso il Porto in cui andrà a svolgere le sue mansioni.
Pertanto, è un marittimo con conoscenze di batimetria, boe, dimensioni, venti correnti e maree del porto in cui dovrà svolgere i suoi compiti.
Insieme al comandante della nave, è responsabile delle manovre di entrata e uscita e dei movimenti delle navi nelle acque portuali, dirigendo e coordinando al tempo stesso le le operazioni svolte da rimorchiatori e ormeggiatori.
Nel porto di Santa Cruz de Tenerife, il personale è composto da dieci Piloti, due dei quali lavorano ogni 24 ore.
Per raggiungere le navi, utilizzano le falúas -Añaza, Abona e Almáciga – che sono ormeggiate all’incrocio della Ribera e la banchina Nord, tutte appartenenti alla Corporación de Prácticos de los Puertos de Tenerife SLP.
Franco Leonardi
