Il responsabile degli aeroporti delle isole respinge le critiche all’aumento delle tariffe aeree e nega un impatto negativo.
Luis López Chapí ha assunto la direzione di Aeropuertos de Canarias nel luglio 2022, dopo essere stato responsabile degli aerodromi di Fuerteventura e Tenerife Sur.
La sua vasta esperienza porta questo ingegnere aeronautico a garantire che l’aumento delle tasse aeree non avrà un impatto negativo sulla connettività delle isole.
D’altra parte, ritiene che ciò comporterà un miglioramento della qualità del servizio e delle infrastrutture.
Gli aeroporti delle nostre isole sono in un buon momento.
Abbiamo superato la cifra di 48 milioni di passeggeri a livello spagnolo nel 2023 e sei degli otto aeroporti canari hanno superato i loro precedenti record storici annuali.
Per quanto riguarda le infrastrutture aeroportuali, le potenzialità ci sono.
Gli aeroporti non hanno ancora raggiunto i loro limiti di capacità e in diversi di essi sono già in programma importanti investimenti di espansione e ristrutturazione, incentrati soprattutto sulla qualità, come nel caso di Tenerife Norte-Ciudad de La Laguna, Tenerife Sur, dove il progetto e la progettazione architettonica sono già stati aggiudicati, e al César Manrique-Lanzarote.
L’aeroporto di Gran Canaria ha attualmente una capacità sufficiente con le infrastrutture attuali.
La terza pista dell’aeroporto di Gran Canaria è inclusa nel suo Master Plan, approvato nel 2001, che è uno strumento di previsione a lungo termine.
Essendo considerato di interesse generale dello Stato e in conformità con le disposizioni della legislazione vigente, il Piano sviluppa un’attenta pianificazione delle infrastrutture e delle attività per la sua espansione aeronautica, fornendo una risposta completa non solo alle richieste del traffico e del trasporto aereo a lungo termine, ma anche alle esigenze e ai bisogni dei suoi utenti e del territorio circostante.
Aena si autofinanzia attraverso le tariffe aeroportuali (destinate esclusivamente al recupero dei costi) e i ricavi commerciali, in modo del tutto autonomo e senza dipendere dal bilancio generale dello Stato.
In quanto società quotata in borsa, pubblica tutte le informazioni economiche e contabili cui è tenuta, consultabili sul nostro sito web pubblico.
Ogni altra informazione di questo tipo, come ad esempio la contabilità analitica per aeroporti, è considerata riservata, ai sensi della Legge 18/2014, e quindi non è pubblica, dato che può pregiudicare i suoi interessi economici e commerciali.
Nell’attuale contesto di inflazione e di aumento significativo dei costi, al di fuori del controllo di Aena, e tenendo conto che l’IPC accumulato dal 2019 è superiore al 15%, la nostra proposta è un aggiornamento delle tariffe del 2,6% per le Isole Canarie, quasi la metà del resto della rete grazie ai bonus già esistenti per l’insularità forniti da Aena, che si traduce in 26 centesimi in media per biglietto.
Nonostante ciò, sono inferiori di un punto rispetto a quelle del 2019, anno di record di passeggeri, e le più competitive in Europa.
Ad esempio, Amsterdam, Francoforte e Lisbona hanno previsto aumenti nel 2024 tra il 9% e il 12%, con tariffe assolute già molto più alte delle nostre.
L’aumento delle tariffe proposto è rigoroso, oltre che obbligatorio.
È una decisione molto misurata che non avrà effetti negativi sulla connettività delle isole.
L’impatto sui costi complessivi delle compagnie aeree e sul consumo dei passeggeri è molto ridotto e siamo fiduciosi che non avrà alcuna ripercussione.
Ovviamente avrà un impatto sul miglioramento della qualità del servizio e delle infrastrutture.
Il Presidente del Governo delle Canarie, Fernando Clavijo, ha indicato che non è il momento ideale per questo aumento, dato che ora arrivano le tasse sulle emissioni e questo potrebbe scoraggiare l’arrivo dei turisti.
A differenza delle tariffe aeroportuali, che sono rimaste invariate, diminuendo in termini reali negli ultimi anni a causa della pandemia (-3,17% nel 2022 e congelate nel 2023), i prezzi applicati dagli altri agenti della catena di valore del turismo (compagnie aeree, hotel, ecc.) sono aumentati in modo significativo.
Anche con questo aggiornamento delle tariffe, che sono sovvenzionate sulle isole, questa settimana hanno appena annunciato una serie di incentivi per gli aeroporti con meno di 3 milioni di passeggeri in rete, tra cui La Palma, La Gomera e El Hierro.
In questi aeroporti, le compagnie aeree saranno esentate dal pagamento della tariffa per tutti i passeggeri oltre a quelli del 2023 per tre anni consecutivi.
Allo stesso modo, gli incentivi applicati all’aeroporto di La Palma dopo la crisi del vulcano sono stati prorogati quest’anno.
Inoltre, gli incentivi per l’apertura di nuove rotte verso nuove destinazioni negli aeroporti con più di 3 milioni di passeggeri sono stati prorogati fino al 2027.
Inoltre, le compagnie aeree delle isole godono di bonus per operare nei giorni di minor traffico, a seconda di ciascun aeroporto.
Lo scorso maggio è stata assegnata la gara d’appalto per i Duty Free Shop, dove l’aggiudicatario per le Isole Canarie è stato ancora una volta Canariensis, già presente nei nostri aeroporti.
In generale, le offerte presentate hanno superato i canoni di locazione definiti da Aena, a dimostrazione dell’attrattività del business e della ripresa del traffico aereo dopo la pandemia.
Si sono distinte le eccellenti proposte tecniche, con l’implementazione di nuove tecnologie e la digitalizzazione, rispondendo alle mutate tendenze della tipologia di passeggeri.
Il governo delle Isole Canarie chiede da anni la cogestione dei suoi aeroporti e la sua partecipazione al processo decisionale, come previsto dallo Statuto di autonomia delle Isole Canarie.
Marco Bortolan