Situato nel Recinto Ferial de Los Canarios, è un’oasi di alberi da frutto, per generare occupazione e contribuire al rifornimento del Banco alimentare.
Juan Siverio, primo vicesindaco incaricato di gestire l’area dello Sviluppo Locale e dell’Occupazione di San Juan de la Rambla, riferisce che i progressi nella creazione del primo giardino di alberi da frutto della Villa procedono a ritmo positivo.
Il progetto, denominato “Arboretum de San Juan de la Rambla”, viene realizzato nell’ambito del programma di promozione dell’occupazione agricola 2023 – Aree rurali depresse, finanziato dal Servizio pubblico statale per l’occupazione (SEPE).
Situato nel terreno della Fiera di Los Canarios, i lavori sono iniziati qualche settimana fa con la preparazione del terreno, il diserbo e la sanificazione.
In questi giorni sta iniziando la piantumazione di alberi da frutto.
Il giardino sarà composto da peri, fichi, susini, peschi, castagni, albicocchi, noci, mandorli, ciliegi, cotogni, nespoli e noccioli.
Juan Siverio spiega che questo lavoro ha una duplice funzione: creare il primo giardino di alberi da frutto della città per rifornire il Banco alimentare dei servizi sociali e rivitalizzare uno spazio che era rimasto in disuso per diversi anni, nonostante le sue numerose possibilità.
L’iniziativa mira a promuovere l’occupazione verde attraverso azioni allineate con la protezione del patrimonio naturale e la lotta al cambiamento climatico, oltre a generare occupazione nel settore agricolo.
“Questo progetto soddisfa sia gli interessi generali della Corporazione locale, che contribuirà al mantenimento e allo sviluppo socio-economico del comune, sia le esigenze occupazionali, offrendo l’opportunità di acquisire o migliorare l’esperienza lavorativa nel settore agricolo, facilitando così l’inserimento nel mercato del lavoro.
Si tratta di un progetto di interesse sociale e di utilità collettiva”, aggiunge l’assessore.
L’attuazione di questa azione di inserimento lavorativo riceve una sovvenzione di 22.707,39 euro dalla SEPE e coinvolge sei nuovi lavoratori, tra cui un caposquadra e cinque braccianti agricoli, tutti con contratti di 30 ore settimanali.
Franco Leonardi