Questo mese l’Arca del Mistero approda per portare alla luce un evento avvenuto sull’isola di Tenerife il 5 marzo 1979 che rimarrà impresso nella memoria delle centinaia di persone che furono testimoni del fenomeno.
Tra gli spettatori, figuravano passeggeri e piloti di cinque velivoli in avvicinamento alle isole, una corvetta militare spagnola e una barca da pesca locale, insieme a testimoni residenti sulle isole.
Approssimativamente alle 15:00, un oggetto emergeva improvvisamente dal mare, risalendo verticalmente verso il cielo lasciando una scia luminosa dietro di sé.
Arrivato all’altezza delle nuvole vira e si dirige rapidamente verso le acque al largo dell’isola di El Hierro.
Esperti militari ipotizzarono che potesse trattarsi di un missile balistico Polaris, lanciato da un sottomarino statunitense impegnato in esercitazioni al largo delle acque territoriali, nonostante la forza armata spagnola abbia sempre negato la presenza di sottomarini in acque nazionali.
Più tardi, intorno alle 20:08, mentre il peschereccio Maria Vitarte, al comando di Ramon Padilla, si trovava ancorato tra Tenerife e La Palma per riparare il motore e prepararsi per la pesca del giorno seguente, un’iridescente sfera luminosa emerse dal mare, trasformandosi in una massa luminosa che si avvicinò al peschereccio, fermandosi perpendicolarmente sopra di esso.
I marinai, esperti del mare, furono sopraffatti dalla visione e dal repentino aumento della temperatura e del vento circostante.
La loro disperazione cresceva, impotenti nell’attendere un possibile affondamento senza via di scampo avendo il motore bloccato.
Lo stesso oggetto fu avvistato anche dalla corvetta militare, dove il comandante descrisse l’oggetto come una sfera metallica perfettamente levigata e riflettente, simile a un enorme specchio volante.
I piloti dei voli commerciali, in comunicazione tra loro, confermarono l’avvistamento del disco luminoso, ed uno di essi descrisse l’oggetto come se fosse “guidato da una qualche forma d’intelligenza”.
Questo misterioso oggetto sembrava fluttuare immobile a bassa quota sopra il mare per alcuni secondi prima di scomparire ad alta velocità.
Inoltre, nella stessa sera, il giornalista gomero Jesús Simancas Megolla fu testimone di un avvistamento unico.
Vide un’enorme massa luminosa emergere dal mare, risalendo il barranco de los Cabritos nella zona della Guancha e posizionandosi sopra al veicolo che conduceva.
Un suo amico, chiamato Vidal, situato più in alto, osservò come l’oggetto seguisse il veicolo del giornalista lungo la tortuosa strada sottostante e lo avvisò via radio, entrambi essendo radioamatori.
Anche altri residenti del luogo descrissero la presenza di un oggetto cilindrico fisico.
Oggi, la comunità scientifica e militare non ha ancora fornito spiegazioni definitive relativamente agli avvistamenti riportati, lasciando aperti interrogativi: erano fenomeni naturali, test segreti di nuove tecnologie o qualcosa di più straordinario?
La verità su ciò che è accaduto quel giorno nei cieli delle Canarie rimane un mistero affascinante.
La presenza di almeno due, se non tre, oggetti volanti di natura straordinaria lascia ancora aperte molte domande senza risposta.
Questi avvistamenti continuano a stimolare l’immaginazione di chiunque ne venga a conoscenza, gettando un fascino eterno sull’evento e alimentando la ricerca di una spiegazione ancora elusiva.
Loris Scroffernecher