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    Malpey de Toneles o come guardare la lava negli occhi

    Foto fuerteventuraenimagenes.com

    È un percorso breve, appena mezz’ora per l’andata e mezz’ora per il ritorno, senza contare gli strani tuffi, tra le insenature di Toneles e Jacomar, sotto il vulcano.

    All’ombra del vulcano Toneles (Fuerteventura), questo percorso costellato di lava, gesso e occasionali pozzanghere termina nel villaggio di Jacomar. 

    Sulla costa orientale del comune di Antigua, il sentiero è incluso nella Red Canaria de Senderos e si snoda a volte in modo ripido, a volte in un breve tratto retrodunale, sempre segnato dalla pietra malpey, motivo per cui richiede calzature da montagna con suola rigida.

    Il sentiero costeggia l’isola bassa, un nuovo terreno che si è formato quando il vulcano Toneles, noto anche come Jacomar, ha eruttato tra 185.000 e 10.000 anni fa, e si è formato sulla costa per l’accumulo di materiale vulcanico. 

    Il Toneles non è un vulcano qualsiasi, poiché si trova su un coltello (i resti di antichi edifici vulcanici risalenti a circa quindici milioni di anni fa) chiamato de los Olivos. 

    Foto fuerteventuraenimagenes.com

    Si tratta quindi di un vulcano sopra un vulcano ancora più antico, che gli conferisce un’altitudine di 435 metri: 300 metri sul livello del mare è il coltello de Los Olivos e 135 metri sul livello del mare è il vulcano di Toneles.

    Toneles dà anche il nome alla cala o alla piccola spiaggia di sabbia nera dove inizia la passeggiata, ma anche alla Punta de Toneles, dove la lava cede il passo al jable (fanghiglia), che con la bassa marea si trasforma in una piccola palude e richiede il primo tuffo della passeggiata.

    Sebbene il malpey possa risultare a prima vista sconvolgente per la sua natura sinuosa e a volte brusca, basta lasciarsi trasportare lungo il sentiero che porta a Jacomar, contemplare come si erge in alcuni punti, come a Punta de la Salina Alta, e come cede e abbassa la testa nell’insenatura di Puerto Rico, molto vicino alle case di Jacomar.


    A Punta Gorda, le maree lasciano una pozza circondata da sabbia bianca che termina dove inizia la vegetazione di “uva di mare”. 

    Qui si trova la seconda immersione del percorso dell’isola bassa.

    In ognuno di questi punti in cui la lava entra nell’Atlantico, è facile vedere pescatori di terra che a volte passano la notte nei corralitos di pietra, altre volte vengono dal villaggio di Jacomar per lanciare una lenza.

    Quando si arriva al villaggio di Jacomar, che dista neanche mezz’ora dalla spiaggia di Toneles, e dopo tanto malpey, non si può mancare di visitare le antiche saline. 

    Si trovano dietro le capanne e il loro sale doveva servire a conservare il pesce, dato che Jacomar affonda le sue radici in un antico villaggio dove la gente veniva d’estate a pescare, inscatolare e salare il pesce per l’inverno.

    Quando ne avete voglia, riprendete il sentiero lungo il malpey verso la spiaggia di Toneles. 

    E allora sembra che i vostri occhi si siano riconciliati con la lava.

    In auto, al chilometro 30 della strada FV-2 si gira verso Tenicosquey, si imbocca la strada sterrata che porta alla spiaggia di Toneles, si lasciano da parte le indicazioni per la Rete sentieristica, si passa davanti al centro abitato e si arriva alla spiaggia. 

    Lì, all’esterno del demanio marittimo-terrestre, parcheggiare il veicolo e imboccare il sentiero lungo la costa fino alla spiaggia.

    Bina Bianchini

     

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