Giugno cede il passo a un luglio musicale, ricco di concerti ed eventi.
Il festival da camera giunto alla sua XIX edizione è un appuntamento consolidato nel nord dell’isola e inaugura l’estate orotavense.
Il primo concerto si è tenuto il 29 giugno e l’ultimo si terrà il giorno 18 luglio.
La musica da camera è stata una scommessa nelle isole, e la città di La Orotava ha accolto il primo festival musicale quasi vent’anni fa.
Ad oggi le edizioni hanno consolidato un appuntamento fisso con la partecipazione di orchestre particolarmente rilevanti nel settore ed è considerato il festival di musica da camera più prestigioso dell’arcipelago.
Tutti gli spettacoli sono a carattere gratuito fino all’esaurimento dei posti, i concerti si terranno nella Chiesa di San Augustin, nella cattedrale de la Concepcion, nel centro per gli anziani, nel Liceo Taoro e nella sala Nobile del comune di La Orotava.
I luoghi sono tutti nel centro città.
Ad esibirsi in un ricercato programma saranno l’Orchestra Sinfonica di Tenerife, Ensemble Villa di La Orotava, il gruppo di percussioni del conservatorio professionale di Santa Cruz de Tenerife, il gruppo specializzato in musica antica che offrirà un concerto di musica da camera francese del XVIII secolo il 12 luglio, mentre il 15 luglio la sala nobile del Municipio ospiterà il gruppo femminile Trío Ama.
Il programma chiuderà con l’esibizione dell’Ensemble Villa de La Orotava in una monografia dedicata a Bach.
È da rimarcare comunque che la gratuità dell’evento è permessa per il contributo apportato da entità pubbliche e private quali il comune stesso e piccole e medie imprese locali che si fanno carico delle spese.
Un’idea interessante anche per questa estate, per le passeggiate estive, nel nord dell’isola è la visita ai musei della città di La Orotava, quello della Fondazione di Storia della scienza si è arricchito di una sala “collezione museografica” dedicata alle esplorazioni scientifiche.
Nella hall della Fondazione stessa si trova un modello in scala dei mulini ad acqua che sostentavano l’economia locale di un tempo.
Fundoro, la Fondazione di Storia della scienza, ha ricostruito in 3D il tratto che corre tra i Molinos de las 4 Esquinas e il Mulino Josefina, compreso il canale del tè mancante che li collegava.
La visita si arricchisce con una realizzazione animata in 3D che permetterà al visitatore di conoscere il funzionamento di questi mulini, principalmente i loro macchinari e seguire il percorso dell’acqua nei canali.
Giovanna Lenti