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    Italiani alla ventura in Spagna: il prezzo della mancanza di formazione e conoscenza linguisticafb

    Negli ultimi anni, si è assistito a un crescente flusso migratorio di italiani verso la Spagna, attratti dal clima mite, dal costo della vita relativamente più basso rispetto ad altre destinazioni europee e dall’apparente facilità di integrazione in un Paese culturalmente vicino. 

    Tuttavia, dietro questa crescente ondata di migrazione, si cela un fenomeno preoccupante: molti di questi italiani arrivano in Spagna senza le competenze tecniche e linguistiche necessarie per inserirsi efficacemente nel mercato del lavoro locale, generando una doppia sfida sia per loro stessi che per l’economia spagnola.

    Il termine “alla ventura” descrive perfettamente l’approccio di molti italiani che decidono di trasferirsi in Spagna senza un piano ben definito. 

    Spinti dalla speranza di trovare nuove opportunità lavorative, che in patria non trovano, alimentate illusoriamente anche dai media, molti giovani, ma anche persone più adulte, partono senza le qualifiche necessarie, né un progetto professionale solido. 

    Questa scelta avventata è spesso il risultato di una mancanza di pianificazione e di una scarsa acquisizione d’informazioni prima della partenza, elementi fondamentali per affrontare un trasferimento all’estero con successo.

    Il risultato è spesso una realtà ben diversa dalle aspettative iniziali: difficoltà nel trovare un lavoro stabile, retribuzioni basse e una generale precarietà economica. 

    Molti italiani si ritrovano a lavorare in settori come il turismo, che è uno dei principali datori di lavoro in Spagna, che diventa spesso la destinazione finale per molti italiani senza formazione. 

    Pur rappresentando un primo passo per entrare nel mondo del lavoro spagnolo, il turismo offre spesso opportunità limitate in termini di crescita professionale e salariale, intrappolando molti migranti in un ciclo di precarietà lavorativa.


    Una delle principali problematiche che emergono da questo fenomeno è la mancanza di qualifiche specifiche. 

    Il mercato del lavoro spagnolo, come quello di molti altri paesi europei, è in costante evoluzione e richiede competenze specializzate in settori chiave come l’ingegneria, la tecnologia dell’informazione, la sanità e i servizi avanzati. 

    Tuttavia, molti italiani arrivano in Spagna senza aver completato percorsi di formazione adeguati, o con esperienze lavorative che non corrispondono alle richieste del mercato locale.

    Questa mancanza di qualifiche crea un divario significativo tra l’offerta di manodopera e la domanda di competenze specialistiche, lasciando molte posizioni lavorative scoperte e aumentando la concorrenza per i lavori meno qualificati. 

    Il problema della conoscenza linguistica

    Oltre alla mancanza di qualifiche, un altro ostacolo significativo per l’integrazione professionale degli italiani in Spagna è la scarsa conoscenza delle lingue. 

    Sebbene lo spagnolo sia una lingua relativamente accessibile per gli italiani, non tutti arrivano nel Paese con un livello sufficiente per affrontare il mercato del lavoro.

    Inoltre, la conoscenza dell’inglese, sempre più richiesta in contesti lavorativi internazionali e in settori tecnologici, è spesso carente.

    Questa doppia carenza linguistica limita ulteriormente le opportunità d’impiego, specialmente in un contesto globale dove la comunicazione e la capacità di adattarsi a diverse realtà culturali sono fondamentali.

    La mancanza di competenze linguistiche non solo riduce la possibilità di accedere a posizioni qualificate, ma può anche rendere difficile la vita quotidiana e l’integrazione sociale, aumentando il senso di isolamento e frustrazione.

    Apprendere lo spagnolo per un italiano non è difficile.

    Gli italiani e gli spagnoli sono avvantaggiati nell’apprendimento reciproco delle lingue, grazie a una coincidenza lessicale dell’82% dovuta alla comune origine linguistica. 

    Questo significa che molte parole hanno forme o significati simili, facilitando la comunicazione e la comprensione tra le due lingue.

     

    L’importanza dello spagnolo è in crescita, in quanto è la terza lingua più parlata al mondo con circa 600 milioni di parlanti, ed è la lingua ufficiale di 21 paesi. 

    Il fenomeno degli italiani che emigrano in Spagna senza una preparazione adeguata rappresenta una sfida complessa sia per i migranti, che per il paese ospitante. 

    La mancanza di qualifiche professionali e la scarsa conoscenza delle lingue, sono i due ostacoli principali che limitano l’accesso al mercato del lavoro e l’integrazione sociale. 

    Per invertire questa tendenza, sarebbe necessario acquisire da parte di ogni singolo potenziale migrante, una maggiore consapevolezza sull’importanza di una preparazione adeguata e di una pianificazione accurata, prima di fare il grande passo. 

    Italiano alle Canarie

     

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