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    Tenerife consolida la sua crescita economica nel primo semestre dell’anno

    Foto di Cristiano Collina

    I risultati sono determinati soprattutto dall'”ottima salute del turismo”, che con la sua spinta “ha un chiaro impatto sul resto degli altri settori”.

    Tenerife consolida la sua crescita economica. 

    Il Boletín de Coyuntura Económica Insular redatto dalla Camera di Commercio in collaborazione con il Cabildo per il primo semestre dell’anno conferma “l’ottima salute del turismo, che continua a segnare l’evoluzione dell’economia e dell’occupazione sull’isola”. 

    Questa circostanza “ha un chiaro impatto sul resto dei settori che beneficiano del suo impulso, come il commercio, dove i consumi effettuati dai visitatori si sommano a quelli della popolazione locale, il che si traduce in una crescita dell’occupazione e in un calo della disoccupazione registrata”. 

    Il presidente della Camera di commercio, Santiago Sesé, sottolinea “il peso” che il turismo rappresenta e incoraggia” ad andare avanti insieme per non perdere competitività e per affrontare con garanzie le nuove sfide”.

    Il vicepresidente del Cabildo e assessore al Turismo, Lope Afonso, accoglie con favore i dati che “indicano che Tenerife è in testa alla crescita” delle Isole Canarie. 

    “Il settore turistico sta consolidando la sua posizione di motore dell’economia, che dobbiamo gestire in modo responsabile, secondo criteri di sostenibilità economica, sociale e ambientale. 

    Manteniamo la nostra ambizione di migliorare questi dati, per i quali utilizzeremo gli strumenti messi a disposizione dall’Amministrazione, come la promozione di settori quali la formazione, l’innovazione, la digitalizzazione e la sostenibilità, come strategie per migliorare la produttività e la qualità della vita di tutta la popolazione di Tenerife”. 


    Il turismo ha fatto registrare ancora una volta cifre record, con 1.654.240 ingressi, il 10,8% in più rispetto ai dati di un anno fa. Tenerife ha registrato 3.631.280 turisti alla fine del 1 semestre (+13%).

    L’indagine sulla forza lavoro riporta che Tenerife ha 425.080 lavoratori occupati. 

    Il numero di disoccupati è diminuito di 10.670 unità rispetto all’anno precedente. 

    “Stiamo riuscendo a creare posti di lavoro e questa è sempre un’ottima notizia, in questo momento l’isola ha 67.250 disoccupati, una cifra che ci colloca con un tasso di disoccupazione del 13,66%, un dato che non si registrava dal 2007”, ha detto Sesé.

    Sul fronte degli investimenti, il 62,8% delle aziende ha mantenuto stabile la propria attività nel secondo trimestre dell’anno e il 65% prevede una tenuta dei risultati nel periodo estivo. 

    Dal lato dell’offerta, si osserva una moderazione dell’attività economica nel secondo trimestre rispetto al primo, che è stagionale, mentre, rispetto al secondo trimestre del 2023, i dati relativi al complesso dei settori produttivi tendono a moderare la crescita del numero di imprese. 

    Essi mostrano una maggiore generazione di occupazione e una significativa diminuzione del numero di disoccupati registrati.

    L’attività portuale è cresciuta. 

    La movimentazione delle merci ha registrato un notevole incremento rispetto ai dati registrati nel trimestre precedente. 

    Rispetto al primo trimestre, il trasporto marittimo di merci è cresciuto dell’8,6%, il che significa che nel tasso interannuale ha offerto un aumento significativo del 22,6%, 5,5 punti al di sopra di quello registrato nelle Isole Canarie nel loro complesso (17,1%).

    L’aumento delle aziende industriali nel trimestre è stato dello 0,2%, due aziende in più, e dell’1,3% (diciassette in più) rispetto a giugno 2023.

    Nei servizi, come di consueto in questa fase, il numero di aziende registrate presso la Seguridad Social è diminuito del -0,5% (109 in meno rispetto a marzo). 

    Su base annua nel secondo trimestre è aumentato dello 0,4% (87 in più).

    La creazione di imprese nelle Isole Canarie è diminuita del 3,5% a giugno nel tasso interannuale, con 360 imprese mercantili create, in un mese in cui il numero di imprese sciolte è stato di 64, il 13,5% in meno. 

    Nonostante il calo, l’Istituto Nazionale di Statistica (INE) riporta che si tratta della quinta migliore cifra per le costituzioni di società in un mese di giugno nella regione nella serie storica.

    Franco Leonardi

     

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