More

    Il mercato globale del caffè equivale a 36 miliardi di tazze all’anno

    La Cina è emersa come leader nei consumi, registrando il più alto tasso di crescita (+15%), davanti a Francia, Canada, Regno Unito, Italia, Spagna e Germania.

    Il significativo aumento del consumo di caffè riflette una promettente opportunità per i marchi in Europa e nel mondo. 

    Il consulente leader nella complessità del comportamento dei consumatori osserva questa tendenza alla crescita in cinque grandi mercati europei: Regno Unito, Spagna, Francia, Italia e Germania. 

    Un Paese, la Cina, che tradizionalmente predilige il tè, ha registrato l’aumento maggiore su base annua (+15%), seguito da Francia (+11%), Canada (+10%), Regno Unito (+10%), Italia (+8%), Spagna (+7%) e Germania (+4%). 

    L’ampia copertura delle ricerche di mercato di Circana combina i dati globali con la profondità locale, fornendo informazioni dettagliate per ogni territorio. 

    Questo copre le catene di ristoranti e i segmenti indipendenti.

    Edurne Uranga, vicepresidente di Foodservice Europe, osserva che l’industria del caffè “si è reinventata con successo”, passando dall’essere uno dei settori più colpiti durante la pandemia a uno di quelli in più rapida crescita nel settore del foodservice. 

    Il caffè freddo e le specialità di caffè caldo emergono come una tendenza di spicco e hanno registrato una crescita considerevole in tutti i Paesi che monitoriamo. 


    Il mercato globale del caffè rappresenta 36 miliardi di tazze all’anno, con un aumento di 4,5 miliardi rispetto al 2021. 

    Mentre il caldo rimane la scelta predominante, il freddo sta guadagnando terreno. 

    La Cina ha guidato l’aumento del caffè freddo tra il 2019 e il 2023, con un incremento del 20% rispetto all’anno precedente. 

    Il caffè ha superato sia il tè (+4%) che le bevande analcoliche gassate (+3%) in termini di variazione annuale dei consumi, riaffermando il suo posizionamento strategico come una delle categorie di bevande a più rapida crescita a livello globale (dati cumulativi di Stati Uniti, Canada, Gran Bretagna, Spagna, Francia, Italia, Germania, Australia, Cina, Giappone, Corea del Sud e Brasile).

    Nelle Isole Canarie si sono aperte le porte “all’incorporazione di colture complementari a quelle tradizionali, che costituiscono alternative per i piccoli produttori e diversificano i sistemi agricoli con produzioni di alta qualità”.

    Il ministro regionale per l’Agricoltura, l’allevamento, la pesca e la sovranità alimentare, Narvay Quintero, e la presidente dell’Istituto di ricerca agricola delle Canarie, Janira Gutiérrez, hanno presentato, in una recente conferenza tecnica, il progetto CAIA (approvato dal Consiglio consultivo dell’ICIA) per studiare la redditività del caffè e del cacao e le iniziative di trasformazione intraprese da varie associazioni. 

    Si spera che le opportunità derivanti da questa esplorazione favoriscano la competitività del settore primario e ne canalizzino le richieste.

    Bina Bianchini

     

    Articoli correlati