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    Il solito noto d’autunno: l’influenza

    Come affrontarla nel dopo covid.

    Un vero dopo covid sarà un risultato duro da raggiungere.

    Fra un cattivo ricordo e una recrudescenza che fa paura anche se non dovrebbe, mi accorgo che i miei pazienti vivono le normali influenze di cambio stagione con uno spirito diverso.

    Iniziamo a mettere ordine.

    Un identikit elementare ma serio delle forme influenzali da virus richiede una divisione grossolana in forma A che può originarsi sia negli animali che negli uomini e può essere contratta per contagio da animale, e la forma B specificamente umana. 

    Entrambe le forme, sono soggette a mutazioni continue perché la strategia di sopravvivenza del virus è appunto la mutazione che gli consente di reagire alle nostre tattiche di attacco e di difesa.

    In persone con malattie croniche, in soggetti molto anziani, nei bimbi che ancora non hanno sviluppato un vero e proprio apparato immunitario, si consiglia un vaccino influenzale ma, nell’opinione di chi scrive, è meglio stimolare, magari con un vaccino omeopatico, la naturale risposta del nostro corpo.

    I cosiddetti immunostimolatori funzionano esattamente così.

    Echinacea e sambuco lavorano come potenti antiossidanti, ossia ottimizzano il funzionamento delle nostre cellule. Nel caso del ginseng, assistiamo anche alla stimolazione diretta dell’attività di linfociti e leucociti che sono la vera prima linea d’artiglieria del nostro apparato immunitario.

    L’aloe vera infine, è anche un antibatterico, antimicotico, antivirale. 


    Un alleato incredibilmente prezioso è la famiglia dei polivitaminici arricchiti con magnesio e selenio che sono potenti stimolatori dell’attività cellulare.

    Infine, assumere piccole dosi sotto il controllo medico di biossido di cloro e argento colloidale, è una forma per imparare dagli antichi che usavano il cloro per difendersi dal pericolo che comportava bere acqua di pozzo, e, nonostante il suo successo come status simbol, l’argento sulla tavola dei ricchi garantiva, con la naturale ossidazione del metallo a contatto con l’acqua, una lieve forma di sterilità.

    In sintesi, il mio suggerimento di fronte alla innecessaria ondata di panico che riscontro nei miei pazienti di fronte a una comune ondata di mal di stagione, è non rispolverare le mascherine e non puntare tutto sulla potenza di farmaci non necessari. 

    Puntate sulla salute del vostro corpo, sulla pulizia del vostro organismo, sull’attività fisica, e su tutto ciò che la natura mette a disposizione prima di scassinare l’armadietto dei farmaci e farvi  più male che bene, assumendo con leggerezza sostanze chimiche inutili e sempre “anche” dannose, checché ne dicano i medici che guadagnano tanto ma studiano poco.

    Buon autunno a tutti!

    Dottor Alessandro Longobardi

     

     

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