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    Mangiati dalla burocrazia impazzita?

    La FEPECO avverte che la costruzione di alloggi e la realizzazione di infrastrutture nelle Isole Canarie andranno avanti molto lentamente.

    La burocrazia, l’Amministrazione e la Funzione Pubblica lo impediscono, generando sfiducia, sprecando tempo ed energie in formalità o procedure che si protraggono all’infinito senza arrivare a risoluzioni operative.

    Oscar Izquierdo, Presidente della FEPECO, insiste con preoccupazione sul fatto che la realtà che stiamo subendo dimostra purtroppo che, nonostante l’interesse e la volontà dei funzionari pubblici di risolvere l’emergenza abitativa e di attuare, in tutte le isole, un piano globale di infrastrutture e strutture comunitarie, ciò si sta rivelando impossibile,

    È ancora più utopico attuarlo, dal momento che la stessa Amministrazione Pubblica delle Canarie, nei suoi diversi livelli territoriali, autonomo, insulare e locale, è il principale fattore di ostacolo, non avendo sufficiente capacità di gestione o muscoli, personale, mezzi materiali o desiderio di adempiere ai suoi obblighi di servizio pubblico in tempo e forma.

    Tutto si trascina nel tempo, perdendo tempo, con costi aggiuntivi per imprenditori e cittadini, senza alcun segno di risoluzione a breve o medio termine, mettendo a rischio la sopravvivenza stessa delle imprese, dell’occupazione e dell’attività produttiva. 

    È urgente l’adozione di quelle misure normative e legislative che porteranno all’auspicata semplificazione amministrativa, che implicherà una maggiore certezza del diritto, nonché metodi quantificabili e verificabili per la produttività dei dipendenti pubblici.

    Il Governo delle Canarie, pur consapevole della gravità del problema, sta prendendo tempo per attuare questi aggiustamenti, perché ogni giorno che passa la ricaduta aumenta in modo esponenziale rispetto allo squilibrio amministrativo. 

    L’eccesso di burocrazia fallimentare nelle Isole Canarie è il problema di base e strutturale che ostacola un’attività economica dinamica, impedendo la realizzazione degli obiettivi politici e della domanda pubblica in materia di alloggi. 


    Il ritardo nel rilascio dei nuovi permessi di costruzione comporta un aggravio medio dei costi per l’acquirente di quasi 14.000 euro per abitazione.

    Il tempo medio di rilascio delle nuove licenze edilizie nella nostra Comunità Autonoma è di 18 mesi, nonostante la legislazione raccomandi un periodo massimo di 3 mesi per le grandi opere.

    Attualmente alcuni consigli comunali impiegano più di 36 mesi, il che scoraggia l’iniziativa imprenditoriale e scoraggia gli investimenti.  

    Franco Leonardi

     

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