L’offerta di location e gli incentivi fiscali continuano a rendere l’arcipelago uno dei luoghi più scelti dalle produzioni nazionali e straniere, come “Locomía” o “Eternals”.
Seduto davanti allo schermo, un canario a volte si sorprende di vedere nelle scene della serie o del film che sta girando un paesaggio che gli è fin troppo familiare.
Una costa rocciosa dove si infrangono le onde, un bosco di allori, una roccia in mezzo a una montagna o alcune case nella parte vecchia della città sono alcuni dei paesaggi che potrebbero far pensare a qualcuno dell’arcipelago che si tratti di un luogo specifico di una delle otto isole.
È risaputo che le Isole Canarie sono diventate uno studio di ripresa preferito da molte case di produzione nazionali e internazionali.
Di tanto in tanto, qualche strada viene chiusa per le riprese o si sa che qualche personaggio, da Jennifer Lopez a Santiago Segura, si trova nell’Arcipelago per qualche lavoro.
Secondo Canary Islands Film, che riunisce le sette Film Commission delle isole, nel 2023 sono state realizzate 131 produzioni alle Canarie, con la Germania che è il Paese che più sceglie di venire a girare le sue produzioni e il Teide una delle location preferite.
Canary Islands Film ha “un controllo approssimativo” delle produzioni che vengono realizzate nelle Isole Canarie grazie al collegamento con le sette Film Commission dell’arcipelago, dato che ciascuna delle isole ha la propria.
Inoltre, l’istituzione mantiene i contatti con alcune produzioni, fornendo un qualche tipo di supporto in una fase del processo, richiedendo un certificato come produzione canaria, o in vista dell’applicazione di incentivi fiscali per le produzioni nazionali, ecc.
Secondo le stime dell’istituzione, nel 2023 sono disponibili i dati relativi a 131 produzioni – sia film che serie – che sono state realizzate, in tutto o in parte, nelle Isole Canarie.
Di questo centinaio di opere audiovisive, Canary Islands Film sottolinea il ruolo dell’animazione, con 23 film d’animazione rispetto a 108 film in live-action.
L’organizzazione sottolinea che lo sviluppo dell’industria dell’animazione negli ultimi anni nell’arcipelago è “davvero notevole”. Ne è un esempio lo sviluppo di serie per bambini molto note come Ladybug o Pocoyo.
Anche l’origine delle produzioni è prevalentemente nazionale.
Molti film del cinema spagnolo, sia di anni fa come “Los Abrazos Rotos” e “Locomía” di Pedro Almodóvar.
Tuttavia, al di fuori della sfera nazionale, l’origine dei progetti internazionali tende a essere europea o americana.
La Germania è il Paese che più sceglie di utilizzare le isole come studio di registrazione, secondo l’organizzazione legata al settore audiovisivo.
Gran Canaria e Tenerife sono le principali isole di ripresa e ospitano la maggior parte delle produzioni.
Seguono nella classifica La Palma, Lanzarote e Fuerteventura.
Queste ultime due, le isole più orientali, ospitano anche molte riprese pubblicitarie, sebbene Canary Islands Film non conti questo tipo di lavoro.
Le isole riuniscono in un unico spazio molteplici location con un’ampia gamma di possibilità lasciate all’immaginazione, permettendo di visitare il pianeta Marte, il deserto del Sahara o l’Amazzonia su un’unica isola, e persino di trasportare i visitatori nell’antica Cuba.
In generale, le Isole Canarie si distinguono per l’ampia varietà di location, che consentono alle case di produzione di creare molteplici scenari a breve distanza l’uno dall’altro.
I più ricercati sono: i paesaggi desertici e vulcanici, tra cui spicca il Parco Nazionale del Teide (Tenerife); le foreste, sia per ricreare ambienti reali che di fantasia; e i paesaggi urbani, in particolare l’architettura coloniale, come il Gabinete Literario o la Plaza de Cairasco (a Las Palmas Gran Canaria).
Oltre ai paesaggi da sogno, gli incentivi sono un’altra delle principali attrazioni dell’arcipelago.
Questo aspetto è uno dei più importanti per le diverse Film Commission per attirare le produzioni straniere.
Le Isole Canarie, ad esempio, offrono fino al 54% di detrazione diretta per le produzioni straniere che soddisfano determinati requisiti, come spendere un minimo di un milione di euro nelle isole e avere un budget di produzione di almeno due milioni di euro.
Inoltre, le produzioni devono stipulare un contratto con una società di produzione registrata presso l’Instituto de la Cinematografía y de las Artes Audiovisuales (ICAA) e con domicilio fiscale nelle Isole Canarie.
Nel caso dell’animazione, la spesa minima richiesta è di 200.000 euro.
Le produzioni spagnole possono inoltre beneficiare di una detrazione del 54% per gli investimenti, a condizione che almeno il 50% della base della detrazione sia realizzata in Spagna, dopo aver ottenuto il Certificato di Produzione Audiovisiva delle Canarie.
Un altro dei vantaggi fiscali offerti dalle Isole Canarie è un’aliquota ridotta dell’imposta sulle società del 4% grazie all’inclusione nella Zona Speciale delle Canarie (ZEC).
Allo stesso modo, le produzioni di lungometraggi, fiction, animazione e documentari audiovisivi sono esenti dall’Imposta Indiretta Generale delle Canarie (IGIC), con un’aliquota dello 0%, il che rappresenta un ulteriore vantaggio per le società di produzione che scelgono di realizzare i loro progetti nelle isole.
Questi incentivi, insieme all’ambiente naturale privilegiato delle Isole Canarie e al loro status all’interno dell’Unione Europea, hanno trasformato l’arcipelago in un polo strategico per la produzione audiovisiva.
Alberto Moroni