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    Una sera a La Palma…

    Foto di Michael Kemper

    Questo mese, l’Arca del Mistero approda per far conoscere un evento avvenuto sull’isola di La Palma, una vicenda che ha catturato l’immaginazione di molti e che continua a suscitare domande senza risposta.

    Alla fine del ventesimo secolo, Celina Mendoza, una giovane ragazza nata a Vega de San Mateo, si trovava nel bar di suo padre nel barrio de El Ejido, a La Palma. 

    Celina, allora quattordicenne, stava trascorrendo una tranquilla serata quando suo padre le chiese di andare a chiudere il portone del negozio. 

    Quello che sembrava essere un gesto semplice si trasformò presto in un’esperienza straordinaria e inquietante.

    Era una sera come tante altre, ma mentre Celina si avvicinava al portone, notò un insolito trambusto: i cani del quartiere avevano iniziato ad abbaiare freneticamente. 

    Incuriosita e leggermente preoccupata, Celina si sporse per vedere cosa stesse succedendo all’esterno. 

    Fu allora che, dall’angolo di una casa, apparve una figura straordinaria alta più di due metri, emanava una luce intensa che sembrava quasi avvolgerla, rendendola visibile anche nel buio della notte. 

    La sua figura era priva di capelli e la pelle sembrava iridescente, riflettendo la luce in modo tale da creare un effetto quasi etereo. 


    Gli occhi dell’essere erano profondi e scuri, quasi ipnotici, capaci di penetrare lo sguardo di chi li incontrava. 

    Nonostante la sua forma antropomorfa, l’essere emetteva un’aura di tranquillità e calma, quasi come se fosse consapevole dell’effetto che la sua presenza avrebbe avuto su chi lo osservava. 

    La luminosità che lo circondava era quasi ipnotica, facendo risaltare ogni dettaglio del suo corpo luminoso e accentuando la sensazione di meraviglia e paura che Celina provò nel vederlo.

    La giovane, paralizzata dalla sorpresa e dal terrore, percepì mentalmente una voce che la invitava a seguire l’essere. In preda al panico, riuscì a tornare sui suoi passi e a correre dal padre. 

    Quando questi si avvicinò al portone per vedere cosa avesse spaventato così tanto sua figlia, non trovò nulla. L’essere era sparito senza lasciare traccia.

    L’incontro lasciò la ragazza profondamente scossa e, nonostante il passare degli anni, il ricordo di quella figura luminosa rimase vivido nella sua memoria. 

    Il padre di Celina, nonostante la sua incredulità iniziale, fu testimone dello stato di shock e confusione della figlia, confermando che qualcosa di straordinario doveva essere accaduto.

    Questo evento, seppur apparentemente isolato, si collega a molte altre testimonianze di avvistamenti di esseri luminosi in diverse parti del mondo, sollevando interrogativi su chi o cosa possano essere queste entità. 

    Sono messaggeri di un’altra dimensione? 

    Visitatori extraterrestri? 

    O fenomeni naturali ancora incomprensibili per la scienza?

    La storia di Celina Mendoza rimane uno dei racconti più affascinanti e inspiegabili della storia locale di La Palma. Le sue esperienze offrono uno sguardo intrigante su un mondo nascosto, lasciando aperta la porta a infinite possibilità e ipotesi. 

    La verità dietro l’incontro di Celina con l’essere di luce continua a sfuggire alla comprensione, alimentando il mistero e la curiosità di tutti coloro che ne vengono a conoscenza.

     

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