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    Un drone aerotaxi tra Santa Cruz e Las Palmas, una più che probabile rivoluzione della mobilità

    Entro il 2030 si prevede che 160.000 veicoli aerei senza pilota voleranno nelle città di tutto il mondo a un’altitudine inferiore ai 200 metri.

    Ordinare un drone aerotaxi senza pilota per due persone a Santa Cruz de Tenerife e atterrare a Las Palmas de Gran Canaria pochi minuti dopo. 

    Sembra un’idea uscita da un film futuristico, più tipica di Blade Runner che delle Isole Canarie nel secondo decennio del XXI secolo, ma questa realtà è più vicina di quanto pensiamo.

    La sede della Presidenza delle Isole Canarie a Santa Cruz ha ospitato la quarantottesima Conferenza iberoamericana di diritto aeronautico e spaziale. 

    All’evento hanno partecipato esperti di ogni tipo e figure eminenti delle ultime tecnologie aeronautiche, giuristi, imprenditori di successo del settore e scienziati nel campo dell’astrofisica. 

    La prima delle conferenze si è occupata proprio di un futuro quasi immediato in cui i droni senza pilota consentiranno il trasporto di passeggeri e merci su base commerciale e regolare nelle città di tutto il mondo.

    Veicoli volanti autonomi

    José Ignacio Rexach Vega, direttore commerciale esecutivo di EHang per l’Europa e l’America Latina, ha mostrato i veicoli che la sua azienda sta sviluppando, chiamati EVTOL, che si caratterizzano per la capacità di decollare e atterrare verticalmente in aree densamente popolate e non richiedono un membro dell’equipaggio, ma sono controllati da un software e vengono utilizzati per il trasporto point-to-point.


    Si tratta di velivoli elettrici e poco ingombranti, che EHang sta per iniziare a far funzionare commercialmente in Europa. 

    Dopo aver ottenuto tutte le certificazioni di sicurezza, è in attesa del Certificato di Operatore Aereo, un documento rilasciato a un’azienda dall’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile che attesta che l’operatore in questione ha la capacità professionale e l’organizzazione per garantire l’esercizio in sicurezza di aeromobili per attività aeronautiche.

    160.000 aerei in sei anni

    La tecnologia esiste già, non è un ripensamento, e in Paesi come la Cina sta già iniziando a essere utilizzata a livello commerciale. 

    Secondo Rexach, si prevede che entro il 2030 nelle città di tutto il mondo ci saranno 160.000 velivoli di questo tipo che voleranno a un’altitudine inferiore ai 200 metri. 

    Per dare un’idea dell’entità, nel mondo sono in funzione circa 25.000 aerei commerciali.

    Tuttavia, sebbene la tecnologia esista già, non esiste lo sviluppo normativo, né la digitalizzazione necessaria per far volare questi 160.000 EVTOL garantendo scrupolosamente la sicurezza delle città. 

    Questa è la grande sfida dei prossimi anni per realizzare lo sviluppo di un’industria con un grande potenziale, non solo per il trasporto di persone, ma anche per il trasporto di merci, l’uso di emergenza, l’uso militare e così via.

    Un business da milioni di dollari

    In realtà, come sottolinea Rexach, l’azienda che “farà centro” sarà quella che riuscirà a trovare il giusto segmento di mercato per il prodotto, l’applicazione o il software per utilizzarlo e il modello di business. 

    Secondo Rexach, i potenziali utilizzi del trasporto sono tre: all’interno delle città, tra le città e tra le aree aeroportuali e il nucleo urbano (insomma tipo taxi urbano ed extra urbano)

    Il settore promette miliardi di euro – solo in Cina, nel 2023, sono stati fatturati 71 milioni di dollari – ed è già stato creato – è in uso dal 2016. 

    Tra sei anni, prenderemo gli aerotaxi per volare da Santa Cruz de Tenerife a Las Palmas de Gran Canaria come chi va in tram? 

    Tutto lascia pensare che sia così, quindi non ci resta che aspettare e vedere.

    Franco Leonardi

     

     

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