Questa misura fornirà tutti gli strumenti necessari per articolare meccanismi di accelerazione delle procedure, nonché l’incorporazione di altre misure finalizzate allo stesso scopo.
Il Cabildo de La Palma ha dichiarato un’emergenza sociale sull’isola per rispondere alle urgenti necessità di personale dei centri di assistenza sociale e sanitaria dell’isola e per soddisfare le esigenze di assistenza alle persone che vivono in queste strutture.
Si sottolinea che questa dichiarazione fornirà tutti gli strumenti necessari per articolare meccanismi di snellimento delle procedure, nonché l’incorporazione di altre misure finalizzate allo stesso scopo.
Il presidente ha sottolineato che questa dichiarazione avrà una durata iniziale di 18 mesi, fatta salva la sua eventuale proroga se le cause persistono, e consentirà al Cabildo de La Palma di impegnarsi fin da ora in tutte le politiche e le misure che sarà necessario adottare, volte a risolvere in prima istanza l’attuale situazione di vulnerabilità presentata dalla situazione sociale e sanitaria dell’isola.
La dichiarazione di emergenza consente inoltre di concordare l’esecuzione urgente di appalti di servizi, forniture e lavori nei fascicoli collegati o connessi alla dichiarazione, ritenendo che la loro esecuzione risponda a un’esigenza non rinviabile o la cui aggiudicazione debba essere accelerata per motivi di interesse pubblico.
La dichiarazione implica anche la riduzione della metà dei termini per la gara d’appalto, l’aggiudicazione e la formalizzazione dei contratti e l’esecuzione delle azioni necessarie dalla corrispondente area delle Risorse Umane di questo Consiglio insulare, al fine di coprire le esigenze di personale non rinviabili derivanti dalla dichiarazione di emergenza.
Consente inoltre la creazione di elenchi supplementari di personale, comprese le squadre “mobili”, l’applicazione di criteri unificati per la contrattazione con i Comuni, la definizione e il miglioramento delle procedure di chiamata del personale, ecc.
Sergio Rodríguez ha sottolineato che l’obiettivo è quello di “continuare il lavoro iniziato più di un anno fa per risolvere le gravi carenze riscontrate nella Residenza per Anziani La Dehesa e nell’Ospedale Dolores”.
Ha inoltre ricordato che si è trattato di un lavoro “che abbiamo svolto insieme ai sindacati e ai lavoratori, pensando sempre a ciò che è meglio per coloro che vivono in queste strutture”.
Sergio Rodríguez ha ricordato che l’isola ha una popolazione sempre più anziana, che aumenta anche la domanda di centri di assistenza sociale e sanitaria dell’isola.
Pertanto, i centri di proprietà del Cabildo de La Palma, come la Residencia de Mayores de La Dehesa e l’Hospital de Dolores, sono completamente occupati.
Questa situazione è aggravata dalla situazione del personale, con posti non coperti e sovraccarico del personale attuale nel suo lavoro di assistenza ai nostri anziani.
“Si tratta di un problema che abbiamo dovuto affrontare fin dal primo momento del nostro insediamento, trovandoci con una carente possibilità di coprire correttamente i congedi o le ferie del personale, con alcune situazioni particolarmente delicate in relazione al rispetto dei rapporti professionisti/persone residenti, nonché alla completa copertura dei turni del personale, con conseguente sovraccarico e logoramento fisico e psicosociale dei professionisti dei centri”.
Le procedure di reclutamento del personale sono complesse e richiedono troppo tempo, risultando inefficaci nel coprire le scadenze necessarie, che non superano le 24 ore, soprattutto per i profili professionali di assistenza diretta ai residenti.
Inoltre, il presidente sottolinea che La Palma non dispone di un pool sufficiente di personale sostitutivo per ciascuno dei diversi profili, sufficientemente attrezzato e aggiornato per garantire la rapida copertura dei posti vacanti e delle sostituzioni, per cui sarebbero necessarie misure specifiche per accelerare la costituzione di nuovi pool sotto forma di bandi di emergenza.
Attualmente la rete di risorse residenziali per anziani non autosufficienti dell’isola di La Palma conta un totale di 13 centri residenziali, che offrono un totale di 382 posti distribuiti su tutta l’isola.
Questa rete comprende anche i 140 posti di assistenza sanitaria offerti dall’Ospedale Nuestra Señora de Los Dolores.
Non sono mai stati sufficienti, ma l’eruzione del Tajogaite ha fatto sì che la situazione si aggravasse, innescando un contesto di emergenza sociale che ha portato al ricovero nei centri residenziali di persone non autosufficienti che non potevano rimanere a casa perché evacuate e non avevano alloggi alternativi con le cure necessarie.
In totale, 65 persone sono state evacuate in prima istanza e 37 sono rimaste nei centri in modo permanente.
Anche l’Hospital Universitario de La Palma ha subito le conseguenze di un totale di 57 posti letto occupati da pazienti socio-sanitari, definiti come pazienti in situazione di dimissione amministrativa, nell’anno 2024.
Nelle ultime due settimane sono entrati a far parte di questi centri un totale di 15 assistenti infermieristici, dieci persone di pulizia, un assistente di cucina e un inserviente.
In totale 27 lavoratori.
Molte di queste aggiunte sono state fatte per sostituire le assenze di altri lavoratori.
All’Ospedale Dolores ci sono 148 lavoratori, con 20 posti vacanti da coprire.
Marta Simile