Gáldar nasconde un angolo quasi mitologico, dove la gente domina lo spazio e l’isolano si sente sempre vicino a casa.
L’accento insulare emerge a piene mani dalle conversazioni di coloro che popolano le scale delle sue piscine naturali, dove il paesaggio si tinge del tono scuro della pelle degli isolani.
A El Agujero, il gran canario si sente a casa, in una sensazione di convivenza tra simili che non è facile da riprodurre in altri luoghi dell’isola.
La costa di Gáldar è un tesoro. In tutto il vecchio comune, dove le tracce degli aborigeni mappano il territorio, è facile identificarsi con un luogo comune per chi è nato su questa costa confinante con l’Africa.
Una passeggiata di poche centinaia di metri occupa l’Avenida de El Agujero, il davanzale acciottolato delle piscine naturali che contraddistinguono il luogo.
Una vasca di cemento e una mano di vernice scrostata sulle scale della piscina principale sono gli unici ornamenti di questo angolo familiare e quasi clandestino.
Un muretto di case separa lo spazio aperto sul mare dal passaggio verso il passato che, pochi metri più indietro, mostra l’incuria istituzionale di un centro di interpretazione in una fase infinita di completamento.
Sono due mondi in uno.
Sembra incredibile che in questa minuscola coordinata possa riflettersi in modo così chiaro l’identità, il tono di chi usa le facciate delle case come riposo per la schiena mentre i refrigeratori portatili forniscono birre a chi si sdraia sui propri asciugamani e sedie pieghevoli.
Gran Canaria è un’isola delimitata dall’oceano, dove non ci sono quasi margini per comunicare con esso.
A El Agujero l’immersione è totale.
Il mare bagna i piedi delle famiglie che si distribuiscono con l’abilità della logistica militare lungo i frangiflutti e le scale.
I granchi segnano in rosso la presenza di vita sulle rocce bagnate dal ritmo delle maree.
La forza del mare non spaventa gli abitanti del luogo, che aprono le porte al divertimento senza lo sguardo estraneo degli stranieri che li accolgono in altre parti dell’isola.
Lì la vita si ferma.
E quando il sole tramonta, la pace prende l’accento e conquista il luogo.
La notte si deposita nel silenzio, che non è mai completo perché il suono delle onde è un mormorio incessante come le lancette di un orologio antico.
Accompagna il riposo con la stessa frequenza del suono dei battiti del cuore nelle teste appoggiate sui toraci vicini.
Gran Canaria: le piscine naturali di El Agujero si trovano a 35 chilometri da Las Palmas de Gran Canaria.
Superati gli accessi a Gáldar, dirigetevi verso Sardina del Norte. Da Gáldar, con i mezzi pubblici, è possibile raggiungere El Agujero e l’adiacente spiaggia di Bocabarranco.
In pochi minuti sarete in un luogo speciale che non gode della leggenda di altre località del nord di Gran Canaria.
Marta Simile