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    Diario di un difensore dell’ordine

    Questo mese vorrei portare all’attenzione dei lettori una questione cruciale che ha coinvolto le forze dell’ordine e i vigilanti di sicurezza nell’ultimo periodo: l’aumento delle vulnerabilità digitali e fisiche negli ambienti ad alta affluenza, come hotel e resort di lusso. 

    Negli ultimi mesi, abbiamo assistito a un incremento degli attacchi, non solo nel cyberspazio, ma anche nei contesti fisici, dove il ruolo della sicurezza privata è diventato fondamentale.

    I recenti avvenimenti mettono in evidenza una problematica crescente: le reti Wi-Fi degli hotel, spesso utilizzate in modo massiccio da ospiti e personale, possono diventare punti di accesso per cybercriminali. 

    La combinazione di una rete poco protetta e l’uso continuo di dispositivi personali senza adeguate misure di sicurezza offre un terreno fertile per chi cerca di infiltrarsi nei sistemi. 

    Questo apre la strada a potenziali violazioni dei dati sensibili, incluse informazioni bancarie e personali. 

    Tuttavia, non si tratta solo di attacchi digitali. 

    Anche la sicurezza fisica degli ospiti è stata oggetto di preoccupazioni, con furti e intrusioni che avvengono sfruttando la tecnologia, come serrature intelligenti mal configurate o sistemi di videosorveglianza vulnerabili.


    L’interazione tra il mondo fisico e digitale richiede una sinergia tra vigilanti di sicurezza e professionisti del settore IT. 

    I vigilanti, oltre a monitorare i comportamenti sospetti, devono essere addestrati a identificare possibili minacce cyber, segnalando anomalie come accessi non autorizzati alle reti o dispositivi che operano al di fuori degli schemi abituali. 

    È chiaro che, oggi più che mai, le competenze richieste in ambito di sicurezza si stanno allargando, e chi opera in questo campo deve aggiornarsi continuamente.

    In termini di prevenzione, la sicurezza digitale negli hotel può essere migliorata con l’uso di reti Wi-Fi separate per ospiti e personale, crittografia dei dati e autenticazione a più fattori per accedere ai sistemi critici. 

    Sul fronte fisico, un monitoraggio costante, accompagnato da sistemi di riconoscimento facciale e biometrico, può limitare l’accesso non autorizzato agli spazi privati.

    Alla fine, la sicurezza non è un concetto statico. 

    Con l’evolversi delle tecnologie, cambiano anche i rischi e le minacce, richiedendo un impegno continuo e uno sforzo congiunto. 

    La sfida è chiara: mantenere alto il livello di protezione, sia digitale che fisico, per garantire una sicurezza integrata e completa, che tenga conto di ogni possibile vulnerabilità.

     

     

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