Questo mese l’Arca del Mistero approda a Fuerteventura per svelare la leggendaria storia della Virgen de la Peña, una figura avvolta nel mistero e protagonista di miracoli straordinari.
La più antica immagine mariana dell’isola, la Vergine di Fuerteventura, è diventata un simbolo di fede e speranza, intrecciando storia, leggenda e tradizione religiosa in un racconto che ha attraversato i secoli.
Secondo la leggenda, la Vergine apparve vicino a Malpaso.
Un frate di nome Juan de Santorcaz scomparve misteriosamente e fu trovato in una pozza d’acqua, ma miracolosamente asciutto.
Raccontò di aver sentito un canto celestiale e di aver visto una luce provenire dalla roccia.
Nonostante i tentativi falliti di aprire la roccia, fu solo dopo che un altro frate, San Diego, indicò il punto preciso da colpire che la pietra si aprì, rivelando una piccola statua in alabastro della Vergine Maria con il Bambino Gesù. Questo evento segnò l’inizio del culto della Virgen de la Peña.
L’origine della statua rimane avvolta nel mistero.
Alcuni storici ritengono che si tratti di una scultura di viaggio del XV secolo, probabilmente proveniente dai Paesi Bassi meridionali e utilizzata dai missionari durante le loro campagne di evangelizzazione.
Questa ipotesi suggerisce che fosse destinata alla conversione delle popolazioni indigene, ma la vera storia del suo arrivo a Fuerteventura resta sconosciuta.
Nel corso dei secoli, la Vergine è stata associata a numerosi miracoli.
Una delle storie più famose è quella della Mora Loca, una donna che avrebbe tentato di mutilare la statua, spezzando il braccio del Bambino Gesù.
La leggenda narra che la Vergine chiuse gli occhi per non vedere l’atto sacrilego, un segno che ancora oggi si può osservare sulla statua stessa.
In un altro episodio, durante un’epidemia che colpì l’isola, i devoti portarono la statua in processione a Betancuria, pregando per la fine del flagello.
Poco dopo, l’epidemia si arrestò miracolosamente, consolidando la fama della Vergine come protettrice dell’isola.
Ogni anno, migliaia di fedeli partecipano alla Romería de la Peña, un pellegrinaggio verso il Santuario di Vega de Río Palmas per rendere omaggio alla loro patrona.
Questa celebrazione è un momento di profonda devozione, ma anche di festa collettiva, in cui la comunità si riunisce per onorare la propria storia e identità.
Nonostante la leggenda dell’apparizione, l’origine della statua potrebbe essere legata ai conquistatori normanni. Alcuni storici ipotizzano che sia stata portata sull’isola come simbolo di dominio religioso durante la conquista delle Canarie, anche se non esistono prove documentali definitive.
Nel corso dei secoli, il culto della Virgen de la Peña si è adattato ai mutamenti storici, senza mai perdere la sua forza.
Il santuario è oggi meta di pellegrinaggi da tutto il mondo, richiamando non solo i devoti, ma anche coloro che sono affascinati dal mistero che avvolge questa figura.
La storia della Virgen de la Peña incarna il perfetto connubio tra fede e mistero.
Che si tratti di un miracolo o di una costruzione culturale, il culto ha resistito al tempo, continuando a ispirare generazioni.
Forse, il vero miracolo non è l’apparizione stessa, ma la capacità di queste storie di sopravvivere nei cuori delle persone, mantenendo vivo il fascino di un enigma che ancora oggi avvolge l’isola.
Loris Scroffernecher