Anche se molti non lo sanno, la perdita di densità ossea inizia prima della comparsa di sintomi visibili, aumentando il rischio di fratture e di gravi complicazioni se non si adottano misure preventive.
Il 54,4% degli spagnoli di età superiore ai 50 anni soffre di osteopenia e il 10,7% di osteoporosi, secondo un rapporto della Società Spagnola di Reumatologia (SER), noto come progetto OsteoSER.
Questo studio mette in evidenza un dato allarmante: nonostante ci siano più di 782 fratture al giorno legate alla fragilità ossea, solo il 36% delle persone colpite riceve un trattamento adeguato per l’osteoporosi, secondo quanto dichiarato dalla dottoressa Laia Gifre in occasione della Giornata Mondiale dell’Osteoporosi, come riportato da elEconomista.
Che cos’è l’osteopenia?
L’osteopenia è caratterizzata da una densità ossea inferiore alla norma, anche se non sufficiente per essere considerata osteoporosi.
Questa condizione si manifesta quando le ossa iniziano a perdere minerali come il calcio, rendendole più fragili e suscettibili di fratture.
Tuttavia, il rischio non è così elevato come nell’osteoporosi.
Lo screening viene effettuato mediante densitometria ossea, un test che misura la densità minerale ossea.
Fattori di rischio e sintomi
Le cause dell’osteopenia sono l’invecchiamento, le diete povere di calcio e vitamina D, il consumo eccessivo di alcol, il fumo e lo stile di vita sedentario e la menopausa.
Anche se spesso asintomatica, l’osteopenia è un segno che le ossa stanno perdendo forza e può progredire verso l’osteoporosi.
Le misure preventive comprendono una dieta ricca di calcio e vitamina D, l’esercizio fisico e, in alcuni casi, un trattamento medico.
Il progetto OsteoSER evidenzia che l’osteoporosi colpisce molto più le donne (18,6%) che gli uomini (2,6%).
Nel caso delle donne di età superiore ai 65 anni, il 24,9% ha un alto rischio di frattura.
Secondo la dott.ssa Carmen Gómez Vaquero, questo dato implica che più di 1.300.000 donne in Spagna sono a rischio di fratture gravi, il che sottolinea la necessità di destinare maggiori risorse alla prevenzione.
Osteoporosi nelle persone di età inferiore ai 50 anni
Il rapporto mette in guardia anche dalla comparsa dell’osteoporosi nelle persone di età inferiore ai 50 anni, soprattutto negli uomini (5,4% rispetto all’1,2% nelle donne).
Il dottor Enrique Casado avverte che gli stili di vita moderni, con una minore esposizione al sole, una vita sedentaria e una dieta povera di latticini, contribuiscono all’aumento delle diagnosi nei giovani.
Franco Leonardi