Roque Alonso, un luogo rimasto al principio del 1900

Foto di El chasnero

Tra le frazioni di Roque Negro e Afur, sul versante nord del massiccio di Anaga.

Roque Alonso si trova tra queste due aree rurali e si distingue per le sue pareti rocciose, attualmente abbandonate, che ospitano diverse abitazioni.

Possiamo affermare che la frazione di Roque Negro si è formata su una grande roccia di tufo, molto comune ad Anaga.

Tutta la valle di Afur è circondata da rocce, che servono come punto di riferimento per vari compiti: posizionamento, delimitazione della proprietà o punto di osservazione.

Va notato che, nella lingua aborigena, la parola Anaga significa Roque.

Sembra di essere stati trasportati in un mondo diverso, un mondo in cui il tempo si è fermato e la natura ha il controllo. 

Si è circondati dalla bellezza ed è impossibile non provare stupore e meraviglia.

Questo è un luogo speciale, con una lunga storia e un profondo legame con la terra. 


Le persone che vivono qui hanno un profondo rispetto per la natura e lo dimostrano nel modo in cui si prendono cura del territorio.

A cavallo di queste due zone rurali si trova Roque Alonso, caratterizzato da diverse case, ormai abbandonate, incastrate nelle sue pareti rocciose. 

L’intera Valle dell’Afur è circondata da rocce che fungono da riferimento per molteplici scopi: posizionamento, confine di proprietà o punto di osservazione. 

Roque Taborno, Roque Negro, Roque Alonso, Roque del Fraile o La Esfinge (conosciuto anche come Roque Páez), Roque Marrubial, Roque El Tablero, Roque Ánima e Roque de Los Pasos. 

Ci sono anche grotte che venivano utilizzate come abitazioni, stalle per il bestiame o come silos per il grano, dato che la terra è fertile e adatta all’agricoltura. 

I cereali venivano trebbiati nelle aie, così come i torchi venivano utilizzati per produrre il vino locale. 

Si parte da Santa Cruz sull’autostrada TF-5, in direzione del comune di San Cristóbal de La Laguna.

Si prende l’uscita 8A in direzione della Vía de Ronda, nota come TF-13; si prosegue verso il quartiere di Las Canteras, dove si sale verso il Monte de Las Mercedes, percorrendo la strada locale TF-12. 

Prima di arrivare a Las Casas de la Cumbre si svolta a sinistra, al chilometro 18,2 presso il ristorante Casa Santiago, dove si scende lungo la TF-136 fino all’agriturismo Roque Negro. 

Questa frazione si trova al chilometro 3 della suddetta TF-136. 

Lasciamo il veicolo alla Pista Pedro Martín e scendiamo lungo il sentiero segnalato come Afur. 

Il sentiero attraversa aceti, fichi d’India, eriche, arbusti, rovi, licheni, montagnole di roccia, felci e pitosfori. 

Alla nostra sinistra, nel letto del Barranco de La Porquera o Barranco del Agua, crescono dei canneti. 

Si vede anche un sentiero che scende dal Caserío de Taborno, attraverso il Lomo Centeno. 

Alla nostra destra scorre il Barranco de la Negra o Barranco de los Durazneros. 

Presto ci imbattiamo in Roque Alonso, dove possiamo vedere alcuni vecchi edifici, ai piedi di una grande grotta scavata nella sua parete sud-est. 

Due aquilotti si librano sopra di noi. 

Ci avviciniamo alle case e vediamo che sono disabitate, con oggetti abbandonati e la vegetazione che si è impossessata dei dintorni. 

Sulla via del ritorno un uomo ci dice di essere il nipote del proprietario e che “hanno ricevuto offerte per utilizzare questa proprietà come casa di campagna”. 

Naturalmente il sito è ideale per questo.

La linea di autobus Titsa che raggiunge questo angolo di Anaga è la 076, che parte dalla stazione di San Cristóbal de La Laguna. 

Franco Leonardi

 

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