Il grande boom turistico spinge il settore del noleggio auto, che supera i 100.000 veicoli nella sua flotta.
Con le Canarie che raggiungeranno un nuovo record di turisti per il 2024 (si parla di quasi 18 milioni), unito all’alto livello di occupazione della stagione invernale e l’arrivo del Natale, stanno facendo aumentare anche i prezzi del noleggio auto, ormai su livelli molto elevati.
Questa positiva dinamica fa prevedere che il trend proseguirà fino al 2025.
Le aziende del settore “Rent a Car” continuano a essere il principale motore delle immatricolazioni di auto nell’arcipelago, evidenziando una chiara influenza del turismo, che sta vivendo un momento particolarmente favorevole nelle isole.
Gli ultimi dati disponibili, relativi al mese di novembre, mostrano che il settore del noleggio auto ha incrementato le vendite del 57,89% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, contribuendo a una crescita del 15% del totale delle immatricolazioni nel mese di novembre, con 2.913 unità vendute.
Dopo anni difficili per il settore automobilistico, segnati dal crollo del turismo causato dalla pandemia e dalla crisi dei semiconduttori che ha rallentato la produzione di veicoli, la ripresa del turismo ha permesso al parco auto a noleggio di tornare ai livelli pre-pandemia del 2019, superando i 100.000 veicoli.
Tuttavia, una parte della flotta è “stagionale”, ovvero arriva dalla penisola, viene utilizzata per un periodo limitato e poi lascia l’arcipelago.
Carlos Romero, direttore di TopCar, sottolinea che la stagione invernale non solo si presenta “molto forte”, ma si prevede anche “particolarmente lunga” grazie al fatto che la Pasqua cadrà nella seconda metà di aprile e non a marzo.
Secondo la Federazione Regionale Canaria degli Imprenditori dell’Automobile (Fredica), il mercato del noleggio auto è quello che sta evitando “il crollo del mercato”, dato che le vendite di veicoli ai privati continuano a diminuire.
Fredica segnala che la domanda di veicoli da parte dei privati rimane debole, a causa dell’incertezza sulle nuove tecnologie, dei prezzi elevati (soprattutto per i modelli elettrici e ibridi plug-in) e delle difficoltà economiche delle famiglie nelle Canarie.
La scarsità di auto di piccola cilindrata e la crisi dei semiconduttori ha gravemente colpito la vendita di auto tra il 2020 e il 2023, lasciando effetti ancora tangibili.
Sempre secondo Carlos Romero, direttore di TopCar, la pandemia ha innescato un aumento permanente dei prezzi delle auto e delle materie prime, con incrementi compresi tra il 20% e il 40%.
Le auto di piccola cilindrata, che costituiscono una parte rilevante del mercato, hanno subito i maggiori aumenti di prezzo e presentano una notevole scarsità.
I prezzi delle auto, già aumentati significativamente, non mostrano segnali di calo, un trend che incide anche sulle tariffe di noleggio, ormai più alte rispetto al 2019.
Di Italiano alle Canarie