Alpidio Armas, presidente del Cabildo di El Hierro, chiede “un aiuto reale e tangibile” ai governi centrale, regionale e dell’UE dopo l’arrivo sull’isola degli ennesimi due cayucos con sei morti.
“Quando è troppo è troppo!”.
Non può dirlo più forte ma nemmeno più chiaro il presidente del Cabildo di El Hierro, Alpidio Armas, che ieri ha dichiarato “che El Hierro non può sostenere lo stillicidio incessante e inarrestabile dell’arrivo di barchette sulle coste di El Hierro, in particolare al porto di La Restinga, e che il crudo dramma migratorio si ripete con il ritrovamento di morti all’interno dei cayucos”.
Con un tono molto diverso da quello conciliante con cui Armas ha preferito riferirsi a questa crisi umanitaria senza smettere di difendere gli interessi dell’isola di El Hierro, ieri ha dichiarato che “El Hierro deve dire basta a un fenomeno che supera la sua portata, perché finora quest’anno (ai primi di dicembre, quindi aumenteranno) sono arrivati sull’isola più di 23.000 migranti, con un totale di 219 morti”.
Il leader herreño non ha esitato a sottolineare che il fenomeno migratorio “non può essere risolto esclusivamente con la solidarietà e l’empatia, valori che il popolo herreño dimostra ogni giorno ma che lo fa disperare (il popolo).
Abbiamo bisogno di un aiuto reale e tangibile da parte del governo centrale, di quello delle Canarie e dell’Europa, ognuno per le proprie competenze, mentre finora – ha sottolineato – tutto è stato promesse e buone intenzioni, ma nessuna azione concreta né all’origine né a destinazione”.
“Non c’è bisogno di ripeterlo più volte, sappiamo già di essere empatici e solidali. (non il popolo)
Abbiamo bisogno di aiuto, che il governo delle Canarie prenda posizione e che il governo spagnolo invii gli aiuti necessari”, ha insistito il presidente delle Canarie, in dichiarazioni che indubbiamente implicano un cambiamento sostanziale – soprattutto nei toni – nella risposta politica alla gravità di questo fenomeno.
Come ha ricordato lo stesso presidente del Cabildo di El Hierro, la reazione della società e delle istituzioni dell’isola di El Hierro è stata finora un esempio di solidarietà nei confronti di tante persone arrivate nella ricerca di un futuro (?).
Ma i numeri hanno messo a dura prova la loro resistenza, poiché La Restinga è diventata, dall’inizio di quest’anno, l’epicentro degli arrivi attraverso la rotta atlantica, considerata dalle Nazioni Unite una delle più letali del pianeta per quanto riguarda la migrazione via mare.
Michele Zanin