Sebbene l’arcipelago canario sia spesso percepito come un paradiso per il suo clima mite e le sue bellezze naturali, esistono aspetti meno conosciuti che possono influire negativamente sull’esperienza di vita o di vacanza in queste isole.
Dalla pressione turistica al costo della vita, passando per le sfide ambientali e le limitate opportunità lavorative.
Ecco quindi 12 motivi per (non) venire alle Canarie.
Clima “monotono” tutto l’anno.
Per chi ama i cambiamenti stagionali e le temperature fresche/fredde, le Canarie potrebbero risultare poco interessanti.
Qui è quasi sempre primavera o estate, con temperature che raramente scendono sotto i 18°C o superano i 30°C. Inoltre, il fenomeno della calima, una nebbia carica di polvere proveniente dal Sahara, può rendere l’aria pesante e opprimente.
Mentre il sud delle isole tende ad essere più caldo e soleggiato, nelle aree interne montuose si possono avere temperature invernali simili a quelle italiane.
Turismo di massa.
L’afflusso turistico è elevatissimo, con Lanzarote che registra quasi tre milioni di turisti all’anno a fronte di poco più di 160.000 residenti.
Questo sovraffollamento mette sotto pressione infrastrutture e risorse locali, creando disagio per i residenti.
Recentemente si sono tenute manifestazioni per denunciare l’impatto negativo del turismo e chiedere una gestione più sostenibile.
Costi nascosti
Durante l’alta stagione, come Carnevale, Natale o Pasqua, i prezzi di voli, alloggi e servizi locali lievitano considerevolmente.
Questo può rendere le vacanze molto più costose del previsto, con una differenza significativa rispetto ai periodi meno frequentati.
Poca autenticità in alcune aree turistiche.
Molte località turistiche sono progettate per soddisfare le esigenze dei visitatori stranieri, perdendo così la vera essenza canaria.
Zone come Playa del Inglés e Costa Adeje sono un esempio di aree fortemente turistiche che appaiono artificiali e poco autentiche.
Servizi pubblici non sempre efficienti.
Nelle isole minori i trasporti pubblici sono scarsi e poco affidabili. Anche Lanzarote e Fuerteventura soffrono di un servizio limitato, mentre solo Tenerife e Gran Canaria offrono una rete di trasporti pubblici adeguata.
Problema dell’immigrazione.
Le Canarie si trovano al centro delle rotte migratorie dall’Africa verso l’Europa.
L’incremento degli sbarchi nel 2023 e 2024 ha aggravato la crisi umanitaria e messo sotto pressione le infrastrutture locali.
Lo stallo politico e la mancanza di strategie coordinate a livello europeo hanno contribuito al deterioramento del fragile equilibrio sociale dell’arcipelago.
Problemi ambientali.
Con quasi 18 milioni di turisti nel 2024, l’arcipelago affronta una crisi ambientale profonda.
Il turismo di massa ha compromesso ecosistemi delicati, aumentato l’erosione delle coste e generato un volume di rifiuti insostenibile.
La gentrificazione in luoghi come Yaiza, a Lanzarote, sta ulteriormente danneggiando il tessuto sociale e culturale.
Costo della vita elevato.
Gli affitti sono molto alti a causa della mancanza di immobili destinati ai residenti, poiché molti sono utilizzati per affitti turistici.
Anche il costo dei generi alimentari, in particolare frutta e verdura, è aumentato drasticamente.
Prodotti locali come l’avocado sono spesso oggetto di speculazione, rendendo difficile per i residenti acquistare beni essenziali.
Opportunità lavorative limitate.
Il mercato del lavoro è dominato dal turismo e dalla ristorazione, con salari medi più bassi rispetto alla media europea.
Tuttavia, per chi ha un alto livello di qualificazione e parla più lingue, è possibile accedere a ruoli meglio retribuiti nel settore turistico di alta gamma.
Connettività limitata con diverse città italiane.
Viaggiare con compagnie aeree non low cost con voli diretti è praticamente impossibile.
La connettività è limitata o del tutto assente con molte città italiane, in primis la Capitale Roma.
Iberia, la compagnia di bandiera spagnola, opera solo tramite la sua low cost Iberia Express, e non esiste una vera “business class” per i viaggiatori che cercano maggiore comfort.
Differenze culturali e un patrimonio meno significativo.
Rispetto a città italiane come Firenze, Roma o Venezia, le Canarie offrono un patrimonio culturale limitato.
Sebbene le amministrazioni locali abbiano valorizzato ogni elemento disponibile, le isole non possono competere con le grande offerta culturale italiana.
Flusso di espatriati e gentrificazione.
L’aumento degli espatriati ha cambiato profondamente l’identità di alcuni luoghi.
A Yaiza, gli stranieri superano ormai i canari, creando un divario demografico significativo.
Questo fenomeno sta alimentando la gentrificazione, con conseguenze sul tessuto sociale e sull’accessibilità degli immobili per i residenti.
Di italiano alle Canarie