E’ possibile immaginare di trovarsi a Rio de Janeiro, rimanendo in Europa? Certamente. Siamo in una delle isole più belle delle Canarie , dove da fine gennaio ci si può tuffare in balli sfrenati, parate, sfilate dimenticando i problemi quotidiani e godendo di un fantastico clima già primaverile, che permette di fare immersioni nelle belle spiagge dell’isola, come Radazul, El Medano, o le piscine naturali di Bajamar e la bellissima Punta de Hidalgo a Nord dell’isola.
Si comincia il 31 gennaio . Il tema di quest’anno è l’ “Africa segreta” con sfilate, carri, “blocos” gruppi mascherati , giochi, parate con musicisti, ballerini che presentano bellissime coreografie, studiate ed elaborate già dall’anno precedente. Si’ perché il carnevale qui ha radice antichissime. Dal 1900 gli emigranti che ritornavano alle Canarie, dai Paesi dell’America del Sud portavano con sé i ricordi e le immagini del Carnevale di Rio o di altri paesi dell’America latina. Di qui la tradizione del Carnevale di Tenerife che dal 1977, dopo la dittatura di Franco, è ritornato ad essere uno dei più seguiti appuntamenti carnevaleschi di tutta Europa.
Santa Cruz de Tenerife è il cuore della festa. Qui tutti senza freni ed inibizioni si travestono, indossando costumi e maschere sia elaborate sia fatte artigianalmente. L’ importante è mascherarsi e non sentirsi osservati, ma trascinati dal cuore della festa.
Tra gli appuntamenti da non perdere il 26 febbraio l’elezione della Regina del Carnevale, una delle fortunate e bellissime ragazze, ma anche signore non sempre giovanissime( è questo il bello della festa), di solito la scelta viene fatta su 15 candidate, che sfilano su carri coloratissimi con abiti elaborati da stilisti dell’isola che mettono in gioco tutte le loro abilità artistiche. La fortunata non sarà eletta solo per la sua bellezza, ma soprattutto per la simpatia e per la presenza scenica e per l’originalità dei costumi.
Tra i protagonisti : i “ Murgos”, gruppi musicali di satira politica e sociale, le “ Rondallas”, gruppi lirico – musicali che presentano, al suono di strumenti a corda, opportunamente mascherati, brani classici di noti compositori e le “Comparses “ gruppi musicali che si cimentano con musiche al ritmo di batucadas e altri generi tropicali.
A chiudere i giochi, i lazzi e le follie del Carnevale il 9 marzo la sfilata della “ sardina”, una cerimonia che richiama il rito funebre e celebra la morte del carnevale, con un lungo corteo di donne e uomini vestiti in abito scuro con la veletta nera sul viso che simbolicamente celebreranno la morte del carnevale e l’inizio della quaresima con il rogo di una sardina che rappresenta l’inizio della rinascita e purificazione.
Carnevale meno coreografico, ma non per questo meno suggestivo quello che a Puerto de Santa Cruz dal 23 febbraio al 9 marzo impazza con street food, musica e maschere. Il tema è “ Il mondo di Tim Burton”. E’un carnevale più di nicchia, ma molto seguito dagli isolani e dai turisti.
Dovunque si decida di andare a festeggiare la particolarità di questo Carnevale a Tenerife è il senso di libertà che accompagna grandi e piccoli di ogni dove, che possono travestirsi ed interpretare un ruolo nel carnevale di strada. Tutti sono uguali durante il Carnevale senza distinzioni e per i giorni della festa si beve, si mangia, si suona, si canta e soprattutto si balla. E per una volta durante l’anno i problemi e le preoccupazioni possono aspettare.
Giovanna De Giglio