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    Foresta termofila (Bosque termófilo)

    Foto es.wikipedia.org

    Tra il livello di vegetazione più basso (quello della macchia xerofila, nota anche come cardonal-tabaibal) e la pineta o monteverde, a seconda della pendenza, si trova la foresta termofila. 

    Questa formazione, tipica delle Isole Canarie, è strettamente legata alla foresta mediterranea, con la quale condivide le condizioni climatiche. 

    Le specie più rappresentative che compongono questa comunità sono la palma delle Canarie, il ginepro, il dracena e il salice. Questo ecosistema è minacciato.

    Caratteristiche

    La foresta termofila o sabino-palmerale, come viene chiamata, è una comunità vegetale comune nelle Isole Canarie e una delle più ricche in termini di diversità di specie vegetali. 

    Tuttavia, è anche una delle più degradate a causa della perdita del suo habitat; infatti, attualmente è gravemente minacciata. 

    Sapevate che degli oltre 30.000 ettari di foresta termofila che esistevano a Tenerife, oggi ne rimangono solo 2.120 e la maggior parte sono degradati?

    È un dato che ci invita a riflettere profondamente.


    Ospita una miscela di specie tipiche della macchia xerofita o cardonal-tabaibal, formazione con la quale confina alla base, e all’altro estremo con altre della pineta, nelle zone più secche, o della foresta monteverde, nelle zone più umide. 

    Foto es.wikipedia.org

    Le caratteristiche climatologiche sono simili a quelle della foresta mediterranea: precipitazioni tra i 300 e i 600 mm all’anno, concentrate in inverno, temperature medie tra i 15 e i 19 ºC e buoni livelli di soleggiamento. 

    Gli alberi e gli arbusti di queste comunità sono generalmente sempreverdi e sclerofille, anche se non mancano specie decidue.

    Distribuzione

    A seconda delle specie dominanti, le foreste termofile sono chiamate savineti, oliveti selvatici, lentischi, palmeti, almacigari, ginestre o anche dracene. 

    Esempi di alcune di queste foreste si trovano in quasi tutte le isole, come i boschi selvatici di La Dehesa, a El Hierro; i boschi selvatici tra Hermigua e Alojera, a La Gomera; il dragonal di Las Tricias, a Garafía, La Palma; le retamares del massiccio del Teno, a Tenerife; gli oliveti-mastice selvatiche tra Tafira e Agüimes, a Gran Canaria… 

    A Fuerteventura e Lanzarote si trovano tracce di queste foreste solo sulle cime più alte, rispettivamente a Jandía e Famara.

    L’habitat

    Nella foresta termofila si trovano specie di ecosistemi vicini (cardonal-tabaibale, pineta o monteverde) e specie tipiche di questo ecosistema minacciato, caratterizzato principalmente da vegetazione arborescente e arbustiva. 

    Le formazioni vegetali più rappresentative sono il ginepro (Juniperus turbinata ssp. canariensis), la palma delle Canarie (Phoenix canariensis) e l’albero del drago (Dracaena draco e Dracaena tamaranae), simboli vegetali famosi e riconosciuti delle Isole Canarie, e il salice (Sausix canariensis). 

    D’altra parte, ci sono anche almácigo, lentico, acebuche, olivo selvatico, peralillo, orobal, salvia, gamona, cisto e hediondo, tra gli altri. 

    Quando il bosco termofilo incontra il monteverde, si trovano erica, ibisco, corbezzolo, sambuco e barbusano; mentre nel passaggio alla pineta si osservano comunità di pini e ginepri.

    Le foreste termofile sono le meno conosciute delle Isole Canarie, anche perché sono quelle peggio conservate. 

    Tuttavia, sono le più ricche in termini di varietà di specie, molte delle quali endemiche, e ci danno un’idea dell’enorme patrimonio naturale che si trovava un tempo sulle isole.

    Michele Zanin

     

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