In un mondo dove la moda e le tendenze del benessere sembrano dettare la nostra quotidianità, l’idea di camminare scalzi sta guadagnando sempre più spazio nel panorama delle pratiche salutistiche.
In molte culture, infatti, camminare senza scarpe è considerato un ritorno alle origini, un modo per ristabilire il contatto con la natura, liberare il piede dalle costrizioni e migliorare la propria postura.
Tuttavia, con l’evoluzione delle calzature moderne, abbiamo assistito a un crescente dibattito su quali siano i benefici e i malefici derivanti dal camminare scalzi o, al contrario, dall’uso di calzature troppo rigide e supportate.
In diverse parti del mondo, camminare scalzi non è una pratica esotica, ma una parte integrante della vita quotidiana.
Prendiamo come esempio alcune culture africane o asiatiche, dove il contatto diretto con il terreno è una norma piuttosto che un’eccezione.
In molte zone dell’Africa, ad esempio, si cammina scalzi fin sempre.
La stessa cosa si verifica in alcune aree dell’Asia, dove, oltre alla povertà, c’è una forte tradizione di camminare scalzi, c’è una particolare attenzione alla salute del piede, che viene considerato il fondamento della stabilità corporea.
In queste culture, il piede viene visto come un organo di connessione con la terra, e la sua salute è fondamentale per il benessere generale.
La mancanza di scarpe, in un contesto di vita quotidiana che richiede attività fisiche naturali come la camminata, la corsa o il lavoro nei campi, risulta essere perfettamente in linea con le esigenze fisiologiche del corpo umano.
Inoltre, non indossare scarpe consente al piede di svilupparsi in modo naturale, stimolando muscoli e tendini che vengono spesso limitati dalla struttura rigida delle calzature moderne.
I benefici del camminare scalzi
Il ritorno al camminare scalzi sta prendendo piede anche nelle società più industrializzate, grazie alla crescente consapevolezza dei benefici che questa pratica comporta per la salute del piede e del corpo in generale.
Numerosi studi hanno dimostrato che camminare senza scarpe offre vantaggi significativi, sia per la parte inferiore del corpo che per l’intero organismo.
Tra i principali benefici, possiamo citare:
Rafforzamento muscolare e miglioramento della postura
Camminare scalzi aiuta a rafforzare i muscoli del piede e della caviglia, che spesso sono indeboliti dall’uso prolungato di scarpe con suola rigida.
Questo rafforzamento è fondamentale non solo per il piede, ma anche per la stabilità dell’intero corpo.
Camminando scalzi, si stimola l’attivazione di più muscoli rispetto a quando si indossano scarpe, contribuendo a migliorare l’equilibrio e la postura generale.
Migliore circolazione sanguigna
Il contatto diretto con il suolo stimola la circolazione sanguigna.
Camminare senza scarpe permette di rafforzare il ritorno venoso e prevenire problemi legati alla cattiva circolazione, come gonfiore e ritenzione idrica.
Ritmo di camminata naturale e riduzione degli infortuni
La camminata scalza permette di seguire un ritmo naturale, in cui il piede entra in contatto con il suolo in modo più armonioso e fluido, riducendo l’impatto su articolazioni e muscoli.
Ciò può portare a una riduzione del rischio di infortuni, come distorsioni o stiramenti.
I rischi di camminare scalzi: cosa considerare
Tuttavia, nonostante i numerosi benefici, camminare scalzi può presentare anche alcuni rischi.
Le superfici non sempre sono sicure e potrebbero esserci pericoli nascosti, come vetri rotti, sassi appuntiti, aghi o oggetti contaminati e in natura può metterci a contatto con parassiti e vermi che attecchiscono alla nostra pelle.
Inoltre, camminare scalzi su terreni duri o freddi può portare a irritazioni o danni ai piedi, soprattutto se non si è abituati a questa pratica.
Inoltre, per le persone che soffrono di determinati disturbi, come il diabete, camminare scalzi può non essere consigliato, poiché potrebbe aumentare il rischio di ferite e infezioni ai piedi.
È fondamentale prestare attenzione a questi fattori e valutare se il camminare scalzi sia compatibile con la propria salute.
Oggi, nel contesto della crescente popolarità del camminare scalzi, è emersa una nuova categoria di calzature, pensate per offrire il meglio di entrambi i mondi: la protezione dal rischio di lesioni e il ritorno alla naturalezza del movimento del piede.
Queste scarpe, comunemente conosciute come barefoot shoes o scarpe minimaliste, sono progettate per imitare il più possibile la sensazione di camminare scalzi, pur fornendo una certa protezione contro il terreno.
Le scarpe minimaliste presentano caratteristiche come suole sottili, flessibili e prive di supporto rigido, consentendo al piede di muoversi in modo naturale, ma allo stesso tempo proteggendo da oggetti appuntiti e pericolosi.
Queste calzature sono sempre più popolari tra gli appassionati di corsa, tra coloro che praticano attività fisica e tra chi cerca un maggiore benessere del piede.
Le scarpe minimaliste cercano di unire la libertà del camminare scalzi con la sicurezza di una protezione contro gli agenti esterni.
La scelta di camminare scalzi o di adottare calzature minimaliste dipende da molteplici fattori: la cultura di appartenenza, le abitudini quotidiane, la salute del piede e le condizioni ambientali.
Mentre il ritorno alla naturalezza del cammino può essere una pratica estremamente benefica per la salute, è fondamentale essere consapevoli dei rischi e degli adattamenti necessari per evitare danni.
In ogni caso, trovare il giusto equilibrio tra protezione e libertà è la chiave per un cammino più salutare e soddisfacente.
Bina Bianchini