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    Solo un quinto della produzione elettrica delle Canarie proviene da energie pulite

    L’arcipelago chiude il 2024 con una produzione di energia verde del 20,8%, contro il 79,2% di fonti inquinanti.

    Sono quasi due punti in più rispetto al 2023, con il 19%, anche se molto lontano dalla media nazionale, che è del 56,8%, e con più della metà del consumo annuale legato a fonti pulite per due anni consecutivi

    Qualcosa di meglio rispetto al 2023, ma con una crescita annuale ancora scarsa, sicuramente insufficiente, nel 2024. 

    Quest’anno, quello dei dati più aggiornati e allo stesso tempo l’anno con un record storico nella produzione di energia rinnovabile nel sistema elettrico delle Canarie (il dato relativo alla generazione pulita nel 2023 non ha superato quello del 2022), l’arcipelago ha generato il 20,8% del suo consumo finale di elettricità (l’energia disponibile nella rete di distribuzione) con fonti rinnovabili, pulite o verdi, soprattutto eolica, in primo luogo, e solare fotovoltaica, in secondo luogo.

    Ma questa percentuale, quasi due punti percentuali in più rispetto alla stessa variabile nel 2023 (allora al 19%), è ancora lontano o molto lontano dal valore medio nazionale, pari al 56,8%, e questo nonostante i benefici così riconosciuti e ricordati dai gestori pubblici e dagli specialisti locali sulle qualità naturali delle isole per produrre elettricità attraverso l’azione del vento e del sole, tra le altre risorse di origine pulita.

    Questi indicatori sono stati estratti dalle statistiche fornite in questi giorni da Red Eléctrica de España (REE), del gruppo Redeia, attraverso due documenti: Rapporto sul sistema elettrico spagnolo (2024) e Rapporto sulle energie rinnovabili (2024).

    In particolare, la produzione di energia rinnovabile nelle isole nel 2024 è stata superiore dell’8,6% rispetto al 2023 e ha raggiunto il massimo storico annuale di 1.849 gigawattora (GWh). 

    Anche la quota di produzione rinnovabile nel mix energetico delle Canarie ha battuto il precedente record annuale, raggiungendo il 20,8% nel 2024, dopo il calo registrato dal 2022 al 2023, quando è scesa dal 20,1% al 19%.


    Fonte: Red Eléctrica de España (REE), 2024.

    Fin qui, più o meno bene, ma le cose cambiano enormemente quando questo dato relativo viene confrontato con lo stesso dato medio dell’intero paese. 

    È così, infatti, che la produzione di energia rinnovabile nel sistema elettrico spagnolo nel 2024 è aumentata del 10,3%, rispetto all’8,6% delle Canarie, rispetto all’anno precedente, e ha raggiunto il massimo storico di produzione con 148.999 GWh. 

    Di conseguenza, anche la quota delle rinnovabili nel mix nazionale ha raggiunto un record storico ed è tornata ad essere maggioritaria, per la seconda volta nella storia, con una quota di consumo finale del 56,8% (51,2% nel 2023). 

    L’anno scorso è stato caratterizzato nel Paese, in generale, dagli importanti contributi dell’idroelettrico e soprattutto del solare fotovoltaico, che ha superato i suoi precedenti record sia in termini di produzione che di partecipazione al sistema elettrico nazionale.

    Nel 2023, il consumo di elettricità nelle isole proveniente da fonti di generazione verde ha raggiunto solo il 19% (1.697 GWh), un valore relativo quindi molto inferiore al parametro medio nazionale, pari al 50,3%.

    Sempre nel 2024 e nella comunità autonoma delle Canarie, va sottolineato che anche la produzione eolica e solare fotovoltaica nelle Canarie ha segnato due traguardi: 1.409 gigawattora e un aumento del 6,1% rispetto al 2023 e 405 e un aumento del 16,7%, rispettivamente. 

    La struttura di generazione dell’anno scorso nell’arcipelago è stata guidata da energie non rinnovabili (inquinanti), con il 79,2% del totale, mentre il restante 20,8%, di origine rinnovabile, è stato distribuito come segue: idroelettrico, 0,2%; eolico, 76,2%; solare fotovoltaico, 21,9%; idroelettrico, 1,3%, e altre rinnovabili, 0,5%.

    Senza dubbio, le Canarie hanno ancora molta strada da fare, il che è chiaramente influenzato (e rende il processo più arduo) dal fatto che si tratta di un sistema isolato, con solo due isole interconnesse, Fuerteventura e Lanzarote, e con il progetto per unire La Gomera e il sud di Tenerife in corso, sotto la direzione di REE.

    Se non si può dire che le Canarie stiano progredendo adeguatamente, lo stesso vale per le Baleari. 

    Nell’altro arcipelago spagnolo, questo nel Mar Mediterraneo, le tecnologie rinnovabili hanno raggiunto nel 2024 un massimo storico di produzione annuale, un altro ancora all’interno del paese, con 655 gigawattora, il 24,3% in più rispetto alla produzione di elettricità pulita nel 2023.

    Fin qui tutto bene, ma la realtà è che nelle Isole Baleari (interconnesse con la penisola) solo il 14,6% della produzione di energia nel loro sistema elettrico è stato realizzato attraverso fonti rinnovabili. 

    È un record storico con un valore superiore a quello del 2023 di 3,2 punti percentuali.

    Secondo quanto riportato negli stessi rapporti di REE, al 31 dicembre 2024, la potenza installata del sistema elettrico in Spagna (non rinnovabile e rinnovabile), che comprende il sistema peninsulare e i sistemi non peninsulari, tra cui quello delle Canarie, così come la potenza di generazione e di stoccaggio, è aumentata del 4,6% rispetto all’anno precedente e ha raggiunto il suo record storico di potenza installata (capacità di generazione), con 132.343 megawatt (MW).

    D’altra parte, la potenza installata per la generazione di energia rinnovabile nel sistema elettrico spagnolo è aumentata di 4,7 gigawatt (GW) nel 2021, di 6,3 nel 2022 e di 6,8 nel 2023. 

    Nel 2024, la stessa variabile ha ottenuto il maggiore aumento assoluto fino ad oggi, con 7,3 GW aggiuntivi, che ha permesso di raggiungere una potenza installata di fonti di generazione rinnovabile di 85,1 GW (85.144 MW) in tutto il paese. 

    L’integrazione di questa nuova potenza rinnovabile nel sistema elettrico spagnolo, i 7,3 GW, principalmente eolica e solare fotovoltaica, rappresenta un forte impulso alla transizione energetica del paese e al rispetto del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC), con orizzonte 2030.

    Solo nel sistema elettrico peninsulare, il parco di generazione di energia elettrica è sempre più pulito, poiché nel 2024 (83.797 MW) si è registrato un aumento della potenza installata di generazione rinnovabile del 9,4% rispetto all’anno precedente, il 2023.

    Per quanto riguarda la comunità autonoma delle Canarie, la potenza installata per la generazione rinnovabile è passata nell’ultimo anno da 899 MW a 964, con un aumento del 7,1% annuo. 

    Questo miglioramento ha permesso che la potenza installata rinnovabile nelle isole abbia rappresentato alla fine del 2024 il 28,7% dell’intero parco generatore delle Canarie (non rinnovabile e rinnovabile).

    In particolare, l’aumento della potenza installata nelle Canarie è avvenuto nell’eolico, con una crescita dello 0,8% (cinque MW in più), e nel solare fotovoltaico, con il 25,3%, il rialzo stellare. 

    La potenza installata nel solare fotovoltaico è cresciuta da 235 MW nel 2023 a 294 nel 2024 nelle isole e questa fonte rimane la sesta per generazione nel mix energetico delle Canarie. 

    Al 31 dicembre 2024, la potenza dell’energia solare fotovoltaica nelle Isole Canarie rappresenta l’8,8% della potenza totale installata nel sistema elettrico generale delle Canarie (il 7,1% nel 2023).

    Per quanto riguarda la potenza installata (diversa dalla variabile della produzione di energia elettrica o della disponibilità nella rete di distribuzione dell’energia prodotta), le Canarie occupano il terzultimo posto nella classifica per comunità autonome, con il 28,7% della loro potenza totale installata (il 100%) di origine pulita. 

    Dopo le isole, le Baleari, con il 17,1%, e il Paese Basco, con il 15,9%, sono all’ultimo posto.

    Bina Bianchini

     

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