
Strade acciottolate, edifici religiosi e civili fanno parte del patrimonio di questa enclave dichiarata Patrimonio dell’Umanità.
Ovviamente parliamo di La Laguna.
Il suo tracciato urbano è servito da modello per importanti città coloniali dall’altra parte dell’Atlantico.
Il suo centro storico, rimasto pressoché inalterato dal XV secolo, conserva un patrimonio architettonico riconosciuto a livello internazionale che riflette l’evoluzione storica delle Canarie.
Strade acciottolate, edifici religiosi e civili fanno parte del patrimonio di questa enclave dichiarata Patrimonio dell’Umanità nel 1999.
Lo sottolinea National Geographic in un recente articolo sulla sua importanza storica e il suo impatto sulla pianificazione delle città coloniali.
La posizione di questa città fu decisa dopo la conquista di Tenerife nel 1497, scegliendo un luogo strategico lontano dalla costa per evitare attacchi dei pirati, con accesso all’acqua potabile e a terreni fertili.
La sua configurazione urbana fu progettata seguendo un modello geometrico che sarebbe stato poi replicato nelle città coloniali americane.
Il centro storico è strutturato da tre strade principali: Herradores, Obispo Rey Redondo e San Agustín.
Nei suoi primi anni, attirò aristocratici, religiosi, politici e artisti, diventando un punto di riferimento culturale nell’arcipelago.
Palazzi, conventi e case di commercianti costituiscono il nucleo di questa città che mantiene il suo tracciato originale.

Il patrimonio architettonico di questa enclave comprende numerosi templi e conventi.
Tra questi, la Chiesa della Concezione si distingue per il suo campanile e i suoi altari, che riflettono l’evoluzione dell’arte sacra tra il XVI e il XVIII secolo.
In via San Agustín si trova l’antico convento di San Agustín, costruito nel 1515 e sede della prima università dell’arcipelago, che attualmente ospita un istituto e un museo.
Qui si trova anche la Cattedrale (1515-1820, ulteriori modifiche e rifacimenti 1820–2014), un monumento storico-artistico nazionale che combina una facciata neogotica con un notevole patrimonio artistico all’interno.
Altri spazi di rilievo includono il Monastero di Santa Caterina da Siena, l’Eremo di San Michele e il Real Santuario del Cristo, che ospita una delle immagini più venerate dell’isola.
Il centro della città nel XV secolo si trovava in Plaza del Adelantado, dove si trova il Palazzo di Nava, uno degli edifici più rappresentativi dell’architettura colta delle Canarie.
Lungo via Obispo Rey Redondo si conservano edifici emblematici come la Casa del Corregidor, la Casa de los Capitanes Generales e la Casa de la Alhóndiga, che riflettono l’importanza amministrativa e commerciale del luogo nel XVI e XVII secolo. Sempre in questa zona si trova il Teatro Leal, punto di riferimento della cultura dell’isola.
In via San Agustín, il Palazzo Lercaro, sede del Museo di Storia e Antropologia, e la Casa Salazar, in stile barocco, sono due esempi del valore patrimoniale del comune. Accanto a loro, l’Antico Ospedale di Nostra Signora dei Dolori è rimasto in piedi dal XVIII secolo.
Altri edifici come la Casa de Carta, la Casa del Beato Padre Anchieta e l’Antico Collegio delle Domenicane completano il complesso di edifici che hanno permesso a questa città di essere riconosciuta come Patrimonio dell’Umanità dal 1999.
Daniele Dal Maso