Donne alle Canarie: record di violenze domestiche
di Ilaria Vitali
Con 19,2 casi ogni 10.000 abitanti, le isole Canarie sono la comunità autonoma dopo le Baleari con il maggior numero di donne vittime di violenze domestiche, un numero impressionante che supera quello della media nazionale.
La preoccupazione dell’Osservatorio di Violenza Domestica del Consiglio Generale spagnolo sta nell’incremento delle denunce da parte di donne disperate alla ricerca di una forma legale di protezione, benché in Spagna, come rivelano i recenti dati, la percentuale di donne che denunciano le violenze sia una tra le più basse in Europa.
La violenza subita nell’ambito delle pareti domestiche è un fenomeno complesso e difficile da trattare per diversi motivi, che vanno dalla reale mancanza di denuncia da parte delle vittime fino all’incapacità delle stesse, a fronte di denuncia, di proseguire nell’iter giudiziario.
Il 12,40% delle donne che hanno presentato denuncia, una volta in Tribunale rinuncia a deporre contro il proprio coniuge o carnefice, portando all’immediata chiusura del caso.
Le donne che non denunciano lo fanno principalmente perché non attribuiscono importanza all’episodio di maltrattamento, secondariamente per paura e in terzo luogo perché si vergognano.
In generale il 69,23% delle denunce viene depositato dalle stesse vittime mentre il 2,3% viene sollecitato dai parenti ma sulla totalità dei casi più del 75% si risolve con una dichiarazione di infortunio, lasciando impunito il responsabile della violenza.
Nel 2015 sul territorio nazionale sono stati perseguiti 4.534 uomini, la quasi totalità di nazionalità spagnola, l’80,3 % dei quali sono stati condannati.
Le motivazioni di tali violenze, stando ai dati dell’Osservatorio, sono riconducibili a separazioni non consensuali e a disaccordi per la cura e il mantenimento dei figli.
Il fenomeno della violenza machista in Spagna è stato oggetto di una macro inchiesta presentata dal Ministro della Sanità Alonso alla fine di marzo 2016, proprio mentre, nello stesso giorno, 3 donne e 2 bambini venivano uccisi nell’ambito domestico.