Andrea Maino ci presenta il grande italiano di oggi:
Giovanni Della Casa
Più conosciuto come monsignor Della Casa (1503–1556) è stato un letterato, scrittore e arcivescovo cattolico italiano, noto soprattutto come autore del manuale di belle maniere Galateo overo de’ costumi.
Il Della Casa, che era già conosciuto per la vita mondana, a Venezia trovò il palco ideale delle sue aspirazioni, con il suo palazzetto sul Canal Grande che divenne il luogo d’incontro della migliore nobiltà veneziana assieme ad artisti, poeti e letterati e dove redasse numerosi versi e trattati. Le prime opere importanti (tolte le poesie burlesche di gioventù) sono le due Orazioni in volgare dirette alla Repubblica di Venezia e a Carlo V.
Messo in cattiva luce per la protezione data al fuggiasco Lorenzino de’ Medici, nel 1544, non ricevette mai la porpora cardinalizia e con la morte del suo protettore Alessandro Farnese cadde in disgrazia. Della Casa dovette ben presto lasciare Roma e si ritirò in un paese del trevigiano, dove probabilmente scrisse il famoso Galateo.