Andrea Maino ci presenta il grande italiano di oggi:
Pepino gelataio in Torino
La nostra storia inizia nel 1884, quando un gelataio di origini napotelane, Domenico Pepino, decise di trasferirsi al nord e più precisamente a Torino, portandosi dietro oltre alla propria famiglia di gelatai, tutti gli strumenti, gli stampi e il materiale per produrre e confezionare gelato.
In pochi anni apre così una gelateria che in poco tempo diventa il simbolo della grande pasticceria fredda a Torino.
Il 17 Giugno del 1916 Domenico Pepino cede, per la somma di Lire 10.000, il marchio e i segreti di produzione al Comm. Giuseppe Feletti, già noto e affermato produttore industriale dolciario, e a suo genero Giuseppe Cavagnino. I due imprenditori inaugurano un nuovo grandioso laboratorio dando maggior impulso commerciale e adottando il “ghiaccio secco” per l’esportazione dei prodotti, all’epoca assai difficile da effettuare anche solo per piccoli tratti. Proprio grazie a questa innovazione venne coniata la frase “il gelato Pepino arriva ovunque”.
Nel 1939 l’azienda inventa e brevetta il famoso “Pinguino®”, primo gelato al mondo su stecco ricoperto di cioccolato (brevetto N. 58033), prodotto in 5 gusti.
Una curiosità poco conosciuta: per fare la copertura del Pinguino serve assolutamente il grasso alimentare di cocco. Ma siamo in piena autarchia e non è permesso importare materie prime dall’estero. Giuseppe Feletti scrive al Ministro dell’Agricoltura dell’epoca per aver il permesso straordinario di importare questo prodotto. Il direttore della Confederazione Fascista degli Agricoltori gli risponde in data 11 aprile 1939 in senso favorevole dato il pregio di un simile prodotto italiano.