Andrea Maino ci presenta il grande italiano di oggi: Salvatore Carcano
Salvatore Carcano (Bobbiate 1827 – Torino 1903)
Salvatore iniziò a lavorare a 10 anni e, dopo aver combattuto nella prima guerra di indipendenza come artigliere, si trasferì in Piemonte. A Torino venne arruolato come armaiolo nel Corpo Reale di Artiglieria.
Congedato, entrò nel 1852 come operaio nella Fabbrica Reale di Torino e iniziò la sua carriera come inventore. Progettò e costruì macchine per la lavorazione delle canne, delle baionette e di altre armi. Cavour medesimo gli commissionò la preparazione delle armi per le truppe da inviare in Crimea.
Il fucile che uccise Kennedy
Nell’arsenale Salvatore Carcano creò il fucile a ripetizione automatico che porta il suo nome.
Progettò il fucile d’ordinanza Carcano modello 91 che servì sia nella I che nella II guerra mondiale, e in vari conflitti coloniali. Diede anche il nome ad una mitragliatrice e a una speciale cartuccia.
Con questo tipo di fucile, riportante il numero di serie C2766 e le scritte “Made in Italy”, 1940 e Cal. 6,5, realizzato nell’arsenale di Borgo Dora, nel 1963 venne ucciso John Fitzgerald Kennedy.