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    Abusivismo edilizio: 30.685 edifici irregolari solo a Tenerife

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    Il Ministero delle Finanze ha individuato ben 30.685 edifici irregolari nell’isola di Tenerife durante una campagna contro l’abusivismo edilizio.

    Il piano di regolarizzazione catastale sviluppato dallo Stato ha rivelato i primi dati definitivi relativi a 28 comuni nei quali si sono verificati casi di abusivismo, sottolineando che nella provincia di Santa Cruz de Tenerife l’8,5% delle proprietà presentava irregolarità per un totale di 361.000 edifici.

    Le indagini, condotte in modo casuale dal Ministero delle Finanze, sono state eseguite attraverso foto aeree e ispezioni a livello stradale e hanno portato all’identificazione di abitazioni irregolari in 25 comuni a Tenerife e 3 comuni a El Hierro.

    La maggior parte delle frodi corrispondono a nuovi edifici eretti senza essere mai stati registrati che rappresentano il 47% delle violazioni complessive pari a 14.422 proprietà, mentre il 34% è relativo a modifiche significative prive di autorizzazione di unità abitative già presenti per un totale di 10.433 costruzioni.

    Vi sono poi i casi di cambiamenti radicali delle abitazioni, 15% del totale delle violazioni vale a dire 4.603 case, e i casi relativi alla costruzione di piscine senza autorizzazione, una frode che rappresenta il 3% e che coinvolge 91 proprietari.

    I trasgressori saranno tenuti a pagare una media di 194 euro al ricevimento dell’IBI (Impuesto de Bienes Inmuebles), un tributo che è fissato per ogni comune e che porterà un introito presunto pari a 5,9 milioni di euro complessivi.


    Il Ministero delle Finanze ha chiarito che la regolarizzazione catastale non implicherà alcuna revisione dei valori catastali e che le proprietà regolarizzate saranno valutate con i valori correnti di ciascun municipio.

    Il procedimento si identifica quindi non come una manovra di valutazione dell’uso delle proprietà, bensì come espediente di lotta contro l’abusivismo edilizio e contro i proprietari trasgressori che godono dei servizi pubblici municipali tanto quanto i proprietari in regola.

    Se un proprietario non ha dichiarato modifiche o nuove costruzioni o lo ha fatto in maniera imparziale o scorretta, lo Stato ha l’obbligo di attuare una serie di azioni di verifica necessarie all’aggiornamento dei piani catastali.

    Il piano di regolarizzazione attuato è di fatto auto finanziato dalle ammende comminate ai trasgressori che, oltre a pagare per finanziare il piano, dovranno corrispondere un importo relativo alla nuova costruzione per l’anno in corso e per i tre esercizi anteriori.

    (NdR attenzione alla regolarità degli immobili che intendete acquistare!)

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