di Bina Bianchini
La violenza domestica o machista è un fenomeno che riguarda l’Arcipelago Canario e tutta la Spagna in generale, con numeri e statistiche inaccettabili.
Secondo gli ultimi dati raccolti nei rapporti del Ministero della Sanità, sarebbero 1284 le donne canarie che hanno dovuto ricorrere alle cure mediche dopo la prima violenza domestica.
I dati, relativi ai soli primi tre mesi del 2016, in particolare si riferiscono a 567 casi a Tenerife, 373 a Gran Canaria, 163 a Lanzarote, 114 a Fuerteventura, 51 a La Palma, 12 a La Gomera e 4 a El Hierro.
Le isole Canarie, con un rapporto di 22,8 casi di violenza domestica ogni 10.000 donne, sono la comunità spagnola dove il fenomeno è più accentuato; il rapporto è infatti di gran lunga superiore a quello nazionale che è di 13,5 casi ogni 10.000 ed è aumentato rispetto all’anno passato, quando il rapporto era di 19,35 casi ogni 10.000 donne di età superiore ai 14 anni.
Da Gennaio a Marzo 2016 le donne canarie che hanno presentato formale denuncia contro episodi di violenza domestica sono state 2.416 e di queste il 23,6% ha ottenuto una disposizione di protezione personale.
Annualmente l’Osservatorio contro la Violenza Domestica effettua un’analisi dei casi riportati e delle denunce presentate e per il primo trimestre 2016 evidenzia un aumento complessivo di casi di violenza pari al 45% in più rispetto ai dati riferiti allo stesso periodo del 2015.
Alle soglie del 2017 il fenomeno del machismo e della violenza tra le mura domestiche è ancora lontano dallo scomparire ma i dati rivelano un aumento significativo su tutto il territorio nazionale delle donne che denunciano tali episodi (77,4%).
Segnale che qualcosa sta cambiando, almeno dal fronte delle vittime che, rispetto agli anni passati, non tacciono più.
I dati quindi potrebbero essere riletti in un’ottica diversa: forse ad aumentare non sono i casi di abusi domestici, bensì quelli di denuncia contro chi, quegli abusi, li commette.