di Grazia Riolo
La Luna viene considerata da tutti gli astronomi un corpo celeste decisamente insolito con una composizione chimica molto simile a quella della Terra.
Oggetto di studio da centinaia di anni, l’unico satellite naturale del pianeta Terra, secondo le ultime teorie, si sarebbe originato in seguito al cosiddetto “impatto gigante”, quando cioè dei corpi celesti delle dimensioni di pianeti impattarono l’uno contro l’altro, generando detriti che in un tempo successivo aggregandosi avrebbero dato forma alla Luna.
La collisione tra un pianeta dalle dimensioni molto simili a Marte con quello che sarebbe diventato la Terra, oltre a provocare una dispersione di enormi detriti, causò una rotazione di 5 ore alla Terra che includeva nella sua orbita l’ammasso residuale che formò la Luna, una rotazione che nel corso dei millenni rallentò progressivamente allontanando il satellite, fino a raggiungere l’attuale tempo di rotazione di 24 ore.
Quello che i ricercatori dell’Università della California si sono chiesti è perché la Luna presenta una composizione chimica molto simile alla Terra e come sia possibile che un corpo generato dall’aggregazione di materia che ruotava attorno all’asse equatoriale della Terra, ora si trovi inclinato di 5 gradi rispetto alla posizione iniziale.
Secondo i ricercatori la spiegazione ai dubbi potrebbe risiedere in una collisione che fu in grado di generare molta più energia di quella fino ad ora ipotizzata e tale da produrre materiale fuso e vaporizzato che, mescolandosi, diede vita alla Terra e alla Luna.
Immediatamente dopo la formazione, la Terra cominciò a puntare l’asse di rotazione verso il Sole mentre la Luna, nella sua orbita attorno al pianeta, cominciò un allontanamento dallo stesso durato milioni di anni, fino a raggiungere il cosiddetto punto di “transizione di Laplace”, dove cioè le forze terrestri e lunari risultarono meno efficaci di quella esercitata dal Sole.
La forza gravitazionale del Sole provocò un raddrizzamento dell’asse di rotazione della Terra, mentre la Luna proseguì il suo allontanamento raggiungendo un secondo punto di transizione, chiamato “transizione di Cassini” dove l’inclinazione della sua orbita, ovvero l’angolo formato con l’equatore terrestre, raggiunse l’attuale posizione.
All’origine di tutto quindi un evento unico con produzione di grande energia ha dato l’inizio a una serie di eventi concatenati e che hanno portato la coppia Luna Terra ad essere così come la si può osservare ora.