di Claudio Palumbo
MOMENTI OLIMPICI …
Skateboard alle Olimpiadi 2020
Lo skateboarding, o semplicemente skateboard o skate, è uno sport estremo, genere totalmente diverso dagli sport abituali, nato in California circa negli anni ’60. In un certo senso lo skateboarding è stato inventato per permettere ai surfisti di praticare il proprio sport anche in assenza di mare mosso. Lo si pratica con uno speciale attrezzo, lo skateboard, che è costituito da una tavola in legno, un sandwich di acero canadese (famoso per la sua resistenza) munito di ruote montate su cuscinetti di precisione e di attacchi snodati (trucks o carrelli) che permettono di sterzare e che sono regolabili in base alla specialità ed al peso dell’atleta. Gli strati di legno d’acero (solitamente sette) vengono tagliati, pressati ed incollati insieme in modo da garantire alla tavola (deck) grandi doti di robustezza e flessibilità.
Dal 2020, nei Giochi della XXXII Olimpiade di Tokyo, lo skateboarding diventerà una disciplina olimpica.
Stile di vita
Lo skateboarding è uno dei pochi sport che, specie negli Stati Uniti e in Canada e in misura minore nel resto del mondo, è diventato anche uno stile di vita giovanile, oltre che un mezzo di trasporto. In Svizzera, ad esempio, numerosi studenti lo utilizzano grazie ai numerosi e ben curati marciapiedi ciclabili, per recarsi a scuola.
Diffusione dello skateboard
Lo skateboard viene anche usato come allenamento per gli sport invernali, in particolare snowboard e sci, e per il surf. Se appreso con adeguata gradualità e praticato con precauzioni idonee (quali ginocchiere e gomitiere) e con l’aiuto di istruttori, è meno pericoloso di altri sport di massa, secondo alcune statistiche americane. Può essere praticato dai 5 anni fino a tarda età, con l’approccio delle tecniche base di scorrimento, curva e fermata in sicurezza, meglio se sotto la guida di qualificati tecnici e istruttori federali e muniti dell’equipaggiamento di sicurezza-protezioni. Le specialità acrobatiche sono quelle predilette dai teenager. Tutti gli amanti degli sport di “glisse” (scivolata) possono trovare nello skateboarding la disciplina più idonea alle loro capacità.
Lo skateboarding è stato diffuso in parte, da innumerevoli film su skater. Per citarne uno, Lords of Dogtown, che racconta la vita degli Z-boys, Stacy Peralta, Tony Alva, e Jay Adams, nella scalata al successo mondiale con la loro tavola. Tuttavia, usata solamente come allenamento sostitutivo al surf.
In Italia
La diffusione in Italia si deve ad un servizio del programma televisivo Odeon nel 1977, rubrica di spettacolo e curiosità dal mondo. In quell’inverno si registra un autentico picco di vendite, soprattutto del modello Saturnus, dal caratteristico colore arancio. In assenza di opportune strutture dedicate, strade e marciapiedi sono invasi da giovanissimi entusiasti, un successo accompagnato da numerosissimi incidenti: come avveniva con le due ruote, prima dell’avvento dell’obbligatorietà si tendeva difatti ad un risparmio in fatto di sicurezza e protezioni, come casco, ginocchiera ed altri a tutela di mani e gomiti. Per la forte pericolosità dovuta alle numerose strade in discesa, Genova fu la prima città a vietare la circolazione dello skateboard, divieto esteso all’inizio del 1978 in tutto il territorio nazionale.
Attualmente, in Italia questo genere di attività è molto diffusa tra i più giovani ed è normalmente praticato per strada o in apposite aree predisposte o nei parchi pubblici.
Lo skateboard alle Olimpiadi di Tokio 2020
Il CIO ha riconosciuto lo Skateboarding tra le nuove discipline inserite come eventi addizionali nel programma olimpico dei prossimi XXXII Giochi di Tokyo 2020. Infatti, l’assemblea del CIO, nel corso della 129esima sessione del Cio di Rio de Janeiro, ha recepito il suggerimento dell’Executive Board per l’inclusione dei cinque nuovi eventi sportivi che saranno in Giappone.
Per quanto riguarda lo Skateboard, gli eventi proposti dalla Federazione Internazionale Roller Sports (FIRS), in linea con gli indirizzi voluti dall’Executive Board del CIO, saranno lo Street (Maschile/Femminile) ed il Park (Maschile/Femminile) con la partecipazione di 40 atleti (20 Uomini/ 20 Donne).
“Un traguardo importante che ci riempie di orgoglio, commenta il Presidente FIRS e FIHP Sabatino Aracu. Ma è allo stesso tempo anche il punto di partenza per l’importante lavoro che dovremo fare nei prossimi anni per garantire che la presenza dello skateboarding alle Olimpiadi di Tokyo risponda alle altissime aspettative”. E aggiunge, “Da molti anni lottiamo perché ci venga riconosciuta la possibilità di dimostrare, all’interno dei Giochi Olimpici, il nostro potenziale: sport giovani per i giovani è il nostro slogan, e finalmente, avremo l’opportunità di essere presenti alle Olimpiadi e di fare la differenza. Lo skateboarding sarà la nostra chiave d’accesso per dimostrare l’universalità, la trasversalità e l’appeal di tutti i roller sports.”