Tensione tra Marocco e Unione Europea per la definizione di un accordo agricolo tra le parti che dovrebbe riguardare anche il Sahara occidentale.
Il governo marocchino avrebbe minacciato infatti di interrompere ogni relazione commerciale e le misure di contenimento dell’immigrazione se l’accordo non viene raggiunto e se continua a persistere il dibattito sul territorio sahariano.
Attraverso un comunicato stampa, il ministero dell’Agricoltura del Marocco ha ricordato che l’accordo agricolo è effettivo nel territorio del Regno del Marocco a dispetto di un episodio giudiziario, dichiarazione che ha voluto rimandare esplicitamente alla sentenza del Tribunale Europeo di Giustizia risalente al mese di dicembre, nella quale si stabilì che l’accordo non era applicabile nel territorio del Sahara occidentale.
La sentenza del 2016 in effetti pur confermando la legittimità di un accordo agricolo tra la Ue e il Marocco, identificava come territorio separato e distinto il Sahara occidentale, escluso pertanto da una eventuale applicazione dello stesso accordo.
Nel suo comunicato stampa, il ministro dell’agricoltura marocchino prosegue sottolineando che ogni ostacolo ala realizzazione dell’accordo agricolo rappresenta un diretto attacco a migliaia di posti di lavoro e una minaccia al lavoro svolto fino ad ora dal governo per contenere i flussi di migrazione della cittadinanza.
Ma ancora, tutte le azioni che si pongono come ostative all’ingresso dei prodotti marocchini nei mercati europei devono essere puniti e trattati con la massima fermezza da parte della stessa Ue.
L’assenza di un impegno franco, come sottolinea il ministro, costringerà il Marocco a prendere una decisione significativa tra il preservare una partnership economica pazientemente mantenuta e l’abbandonare l’accordo per cercare di costruire nuove relazioni e circuiti commerciali al di fuori della Ue, come ad esempio in Russia, Cina, India, Giappone e i paesi del Golfo, con i quali sono già iniziati i primi contatti.
Cosa abbia scatenato la reazione così decisa non è molto chiaro ma una fonte diplomatica europea citata dalla Reuters avrebbe indicato nelle dichiarazioni del commissario di Energia e Clima europeo Miguel Arias Cañete il reale motivo dell’ira marocchina: la definizione del Sahara occidentale come entità giuridica separata e distinta dal diritto internazionale.
dalla Redazione