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    Come un cartellone pubblicitario sulle isole finì in Piazza Rossa a Mosca

    Era il primo maggio del 1992 e in Piazza Rossa a Mosca venne installato un cartellone pubblicitario di notevoli dimensioni, 75 metri quadrati per l’esattezza, con il marchio dell’Arcipelago Canario, una delle più straordinarie azioni di promozione del territorio mai effettuate prima di allora.

    L’idea venne dal ministro del Turismo delle isole di allora, Miguel Zerolo, che volle approfittare dei venti che soffiavano nella Russia post sovietica per attirare l’attenzione globale in uno dei luoghi più emblematici della storia, dove fino a poco tempo prima era vietata qualsiasi forma di pubblicità, figuriamoci straniera.

    Lo scopo non fu tanto quello di attirare gli abitanti della capitale russa alle isole Canarie, ma di sfruttare un luogo così freddo e lontano dal mare per evidenziare le bellezze delle spiagge canarie, il particolare clima dell’Arcipelago e la già vasta offerta di attrazioni concentrate nelle piccole isole.

    Mosca, in quel momento, era una finestra sul mondo e Zerolo certo non immaginò che a distanza di tempo furono gli stessi moscoviti, con l’adozione di voli charter, a entrare a far parte delle nazionalità più affezionate all’Arcipelago.

    Il costo della campagna promozionale e del cartellone pubblicitario non superarono i 35 mila dollari e l’impresa venne negoziata direttamente dall’Assessorato del Turismo con il Municipio di Mosca.

    Uno dei dati inediti più curiosi relativi all’iniziativa fu che la collocazione del cartellone pubblicitario di fronte al Mausoleo di Lenin venne autorizzata con 48 ore di anticipo rispetto alla celebrazione della festa del primo maggio, obbligando i tecnici addetti all’installazione a un vero tour de force per terminare i lavori in tempo utile.

    Ma questa circostanza non diede modo a nessuna impresa di Mosca di produrre in tempi così ristretti una superficie grafica di 75 metri quadrati a colori come quella del cartellone pubblicitario che esaltava le Canarie.


    Venticinque anni dopo si seppe che la collocazione dell’enorme pannello rischiò di essere sospesa per manifesta impossibilità di produrre il cartellone direttamente a Mosca o in città come Berlino o Praga.

    Ma il team canario non si diede per vinto e con l’aiuto dei decoratori del Teatro Bolshoi, decise di affrontare una delle sfide più ardue immaginabili: realizzare il cartellone pubblicitario totalmente a mano.

    In poco meno di 24 ore tutti gli artisti coinvolti si diedero da fare ognuno su un pannello di mussola, ricreando i colori e gli ambienti più attrattivi dell’Arcipelago, ottenendo un mosaico molto appariscente per toni e dimensioni: il cartellone pubblicitario, esposto per due giorni in coincidenza di una delle celebrazioni più importanti per la Russia, il primo maggio e la Festa del Lavoro.

    Le immagini che fecero il giro del mondo sulle principali reti televisive europee, americane, asiatiche furono quelle di una Piazza Rossa addobbata a festa dove spiccava tra il Mausoleo di Lenin e uno storico tipico edificio, una eloquente pubblicità dell’Arcipelago delle Canarie, ottenendo un successo mediatico nemmeno lontanamente immaginato dal Gobierno de Canarias.

    Ovviamente il cartellone pubblicitario non mancò di essere bersaglio di polemiche accese da parte di chi mal vedeva il simbolo del capitalismo nel recinto sacro del socialismo.

    Tuttavia, la seconda manifestazione tenutasi in Piazza Rossa, diede ragione all’idea innovativa e allo spirito futuristico dell’iniziativa, con la marcia di oltre 60.000 persone che applaudirono sotto a quella che divenne poi un’autentica icona architettonica e politica.

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