Uno dei principali problemi dell’arcipelago è la mancanza di posti in strutture dotate di servizi di assistenza per gli anziani; al momento attuale le isole dispongono di 4.000 posti in centri pubblici finanziati dalle amministrazioni canarie, cui se ne sommano oltre 5.000 nei centri di assistenza diurna.
Numeri che però si rivelano insufficienti non solo nella contingenza, ma anche in previsione del futuro, considerato il significativo invecchiamento della popolazione.
Un futuro quindi fatto di anziani?
Il Ministero regionale del Lavoro, delle Politiche Sociali e delle Abitazioni da alcuni mesi sta lavorando al secondo Plan de Infraestructuras Sociosanitarias, che ha già ottenuto l’approvazione dei consigli e che dovrà raddoppiare l’offerta attuale di posti residenziali per anziani, per un costo complessivo pari a 256,3 milioni di euro.
Il ministro ha spiegato in particolare che dell’intera cifra prevista, che sarà erogata a partire dal 2017 fino al 2019, 161 milioni saranno di provenienza delle casse regionali, mentre il resto sarà fornito dai singoli consigli delle isole.
Il progetto, articolato su tre rate annuali, potrebbe essere modificato aggiungendo un quarto contributo proveniente da risorse regionali e insulari, al fine di completare le infrastrutture che, per motivi economici o urbanistici. non si saranno potute realizzare
Anche se la pianificazione su ogni isola dipenderà dalle esigenze di ciascun territorio, il ministro ha precisato che, come caratteristica generale, metterà in evidenza l’impegno a mantenere alti i requisiti, questi ultimi fondamentali ma spesso risultati una delle principali carenze dell’Arcipelago.
In ogni caso ciascuna isola procederà come segue: La Gomera scommetterà su un unico centro qualificato con 100 posti per anziani, così come Lanzarote, El Hierro opterà per l’espansione dei tre centri esistenti, Fuerteventura costruirà due nuove strutture e La Palma edificherà a Santa Cruz e a Los Llanos grandi spazi oltre ad espandere altri centri minori.
Gran Canaria e Tenerife offriranno centri maggiori, con 1.500 posti ciascuno, in accordo con il preventivo di spesa.
A partire da ora quindi verrà dato il via all’iter burocratico degli accordi con i singoli comuni per avviare i progetti relativamente ai centri per anziani previsti per questo 2017 e in aggiunta si lavorerà alla creazione di strutture di cura delle dipendenze, per offrire vari servizi che andranno dall’aiuto domestico a centri di assistenza diurna.
di Michele Zanin