Pellegrino Artusi, scrittore, gastronomo e critico letterario (1820/1911), nel suo notissimo manuale di cucina sostiene che il miglior caffè venga dall’Etiopia.
Sappiamo che nel 1600 il suo consumo si estende dall’Egitto alla Turchia, fino a giungere in Europa, a Londra e a Parigi, dove una libbra di caffè costava fino a 40 scudi!
Nel 1650 nacquero in Inghilterra i primi bar caffetteria (coffehouse), che divennero nel 1715 addirittura 3.000 unità.
Allora ogni città europea contava almeno una caffetteria.
La produzione si allargò così a quelli che divennero i più grandi produttori mondiali, per citarne alcuni, Brasile, Colombia ed Indonesia.
Oh, allora eccoci a noi, ai nostri tempi, dove famosissimo ed accattivante è il rito della “tazzulella e cafè”, quel caffè che scandisce i nostri tempi, il risveglio, la pausa dal lavoro, il momento di chiacchiere con gli amici al bar, il fine pasto.
Vero è che l’abuso di caffè rende i soggetti predisposti facili all’eccitazione, alla tachicardia e all’insonnia e che quindi il caffè vada usato con moderazione a seconda dei soggetti che ne fanno uso.
I ricercatori dell’International Agency for Research on Cancer, tra cui anche alcuni italiani, hanno studiato il rapporto tra morte per qualsiasi causa e consumo di caffè in ben 10 paesi europei.
Allo studio è stato dato il nome di EPIC.
Si sono seguite 500.000 persone per 16 anni della loro esistenza e, sorpresa, chi aveva consumato più caffè aveva avuto anche vita più lunga.
L’effetto era superiore nei maschi (12% in meno) e inferiore nelle femmine (7% in meno).
Il caffè non risultava però benefico in caso di soggetti fumatori, bensì per obesi e bevitori di alcool.
Da altri studi effettuati su africani, giapponesi e latino-americani, si evince la stessa cosa.
Conclusione, possiamo gustarci il nostro caffè, se il medico non ce l’ha proibito, in casa, al bar, senza paura di farci del male.
Il caffè allunga la vita!
Eccedere comunque è sempre deleterio riferendoci a qualsiasi sostanza si introduca nel nostro stomaco.
Beviamo il nostro caffè con moderazione, ma ricordiamoci che fa bene alla salute.
di Danila Rocca
