Questo mese nel diario di un difensore della legge metteremo l’accento sull’evento svoltosi nel padiglione del teatro di Tenerife e promosso dall’associazione alberghiera ASHotel.
La manifestazione era incentrata sulla ciber sicurezza nel mondo alberghiero.
Ciò che è risultato subito chiaro è stata la situazione disastrosa che attualmente hanno gli alberghi dell’isola.
Prima di tutto si sono posti in evidenza i rischi che si producono nel permettere un accesso alla rete wifi interna del hotel senza la necessità di identificazione.
Questa mala pratica degli hotel viene utilizzata per facilitare l’accesso degli utenti senza dover ricorrere al personale dell’albergo e quindi risparmiare risorse, però inconsapevolmente si stanno mettendo a rischio i dati personali dei clienti in caso che un hacker acceda alla rete.
Questo rischio potrebbe causare responsabilità della struttura e anche cause legali e grandi risarcimenti.
In strutture più piccole si è anche scoperto che a volte la rete wifi dei clienti è collegata direttamente alla stessa rete utilizzata per i lavoratori dell’albergo, con il rischio di un furto delle informazioni personali dei clienti, oltre a facilitare uno “smanettone” interessato a poter accedere abbastanza facilmente ai computer dell’amministrazione.
Durante il congresso si è anche messo l’accento sulla sicurezza relativa al sistema di accesso alle camere e alla necessità di migliorare la tecnologia e i sistemi di controllo e registro.
Anche i meccanismi di pagamento all’interno delle installazioni sono importanti e spesso a rischio, dovuto alla poca consapevolezza dei rischi derivanti dal collegamento wifi a cui accedono gli apparati predisposti per il pagamento.
Dopo questo primo convegno richiesto dagli stessi proprietari degli hotel è stato chiaro a tutti che il cammino per mettere in sicurezza le strutture dell’isola sarà lungo e richiederà degli investimenti importanti ma il rischio a cui si sta incorrendo attualmente è ancora più alto.