Il passaggio da auto tradizionali ad auto elettriche, così tanto caldeggiato sulle isole Canarie, sembra non essere una buona soluzione per diminuire le sostanze inquinanti.
La dichiarazione shock di alcuni ricercatori dell’Università La Laguna, che hanno effettuato un accurato studio in proposito, sottolinea che le auto elettriche possono essere sì una soluzione per regioni come le isole dell’Arcipelago, ma non in presenza del più alto numero di veicoli tradizionali per abitante rispetto a tutta l’Unione Europea ed un parco auto molto vecchio.
Analizzando l’intero ciclo di vita del carburante, dalla sua estrazione fino al suo impiego, e rapportandolo al consumo delle auto elettriche nel contesto di un territorio dove le energie rinnovabili rappresentano solo l’8% del totale, è emerso che l’auto convenzionale inquina le città ma l’elettricità che muove i veicoli alternativi inquina le aree in cui viene prodotta.
Le auto elettriche risultano così un poco più pulite, ma non di molto.
Il paradosso è che per produrre l’energia elettrica che muove le auto, si utilizzano ancora i combustibili fossili, continuando ad emettere sostanze inquinanti nell’ambiente.
Alfredo Ramirez e Josué Barrera, i due autori dello studio, affermano di essere a favore dei veicoli elettrici ma non senza un adeguato contesto, in questo caso l’Arcipelago, dove la penetrazione di energia pulita e l’introduzione del gas naturale sono carenti.
Non v’è ragione quindi di puntare sulla cosiddetta mobilità verde se l’attuale mix energetico delle Canarie risulta per il 92% prodotto da combustibili fossili.
Se questa percentuale arrivasse al 32%, le emissioni di CO2 subirebbero riduzioni dai 70 agli oltre 110 grammi per km, migliorando così l’efficienza delle auto elettriche di due volte rispetto a quelle tradizionali.
Senza considerare che il parco auto canario risulta decisamente datato ed abbondante, con una media di 13,5 anni ad autovettura a Tenerife.
Un fattore che, insieme alla predominanza dell’utilizzo del combustibile fossile, aggrava notevolmente il problema dell’inquinamento.
La vera difficoltà, concludono, è che quando si ha a che fare con l’energia in un sistema complesso in cui tutti gli elementi sono strettamente connessi e difficili da modificare, perseguire una politica sostenibile diventa un impegno difficoltoso e molto lungo.
di Roberto Trombini