Il Cabildo ha approvato l’estensione della durata del contratto di locazione dell’Hotel Taoro che passa dagli attuali 40 anni ai 60, per un importo annuale di 941mila euro e ha fatto slittare al 10 di gennaio il termine ultimo di gara pubblica per l’operazione di leasing del complesso.
Con questa manovra di estensione del contratto, il Cabildo ha sottolineato l’importanza del progetto relativo all’Hotel Taoro che, ha precisato, non può finire nelle mani sbagliate e procurare un danno economico nonché d’immagine a Puerto de la Cruz.
Al fine di presentare la migliore offerta, oltre all’estensione del contratto di locazione, il Cabildo, in previsione della necessità di maggiori investimenti nell’Hotel, ha deciso di aumentare i termini di concessione e il canone risarcibile.
L’offerta racchiude l’obbligo della riabilitazione da parte dell’imprenditore che vincerà il bando di gara, della struttura, seguendo quella già proposta per l’Hotel Mencey di Santa Cruz.
Con le modifiche approvate, in buona sostanza il contratto di locazione avrà durata di 60 anni, il beneficiario dovrà corrispondere un canone annuale al Cabildo di 941mila euro esentasse.
Riguardo al canone risarcibile, si è passati dai precedenti 18,8 milioni a 28,2 milioni di euro.
Il soggetto ideale per firmare il contratto, afferma il Cabildo, è un tour operator che sappia guidare il mercato e consolidare il modello di turismo di qualità che è necessario a Puerto de la Cruz, una città che sta subendo una dinamica molto positiva in termini di migliorie e ristrutturazioni, sia a livello pubblico che privato.
Il bando di gara comprende sia l’edificio in cui si trovava il vecchio Hotel Taoro, che una parcella di terreno assegnata dall’Ayuntamiento di Puerto.
L’edificio, che si estende su una superficie di 12.122 metri quadrati, presenta ottime potenzialità di sviluppo turistico, come indicato nel piano di ammodernamento, migliorie ed incremento della competitività della città.
La nuova struttura dovrà quindi avere una categoria minima di 5 stelle e dovrà offrire, unitamente al terreno concesso, servizi educativi, sportivi, amministrativi, culturali, commerciali, sociali e ricreativi.
di Alessio Morucci