Sono già diversi anni che si notano numerosi tumuli di pietre in diverse località dell’Arcipelago ma ultimamente il fenomeno è aumentato, soprattutto nei diversi sentieri e sui litorali, tra cui il Parque Nacional del Teide e in altre aree protette.
Ricordiamo a tal proposito lo “scempio” intercorso qualche mese fa nel Parco Nazionale del Teide, dove alcuni vandali avevano costruito/progettato una serie di spirali con le pietre protette della zona.
A questo si aggiunge l’intervento di alcune aziende che hanno incoraggiato la realizzazione dei tumuli di pietre, che costituiscono un danno importante a tutto l’ecosistema.
La denuncia arriva dall’Asociación Tinerfeña de Amigos de la Naturaleza (ATAN), un’organizzazione ambientalista che ha sottolineato la pericolosità del fenomeno non solo per l’ambiente ma anche per le persone che camminano nei sentieri.
In particolare il presidente del gruppo Eustaquio Villalba ha precisato che questa bizzarra abitudine comporta una modifica dell’ambiente naturale, dove lo spostamento delle pietre danneggia l’habitat di molti insetti, specie endemiche delle isole, costretti a trovare un altro rifugio.
Difficoltosa inoltre, precisa Villalba, la gestione di eventi sportivi che prevedono percorsi in sentieri dove i tumuli abbondano e che costituiscono un serio pericolo per i partecipanti.
A tal proposito egli ha sollecitato le amministrazioni pubbliche competenti ad agire per frenare l’aumento di questa pratica, evitando così principalmente il deterioramento di luoghi naturali che, per loro caratteristica, non devono essere alterati, mediante l’introduzione di pesanti sanzioni, come già accaduto per alcune imprese di La Gomera.
dalla Redazione