La Pasqua è vissuta in tutte le Isole Canarie con grande passione e fede, ci sono comuni come Adeje dove questa celebrazione è decisamente speciale.
Oltre alle processioni (romerie), in cui le diverse confraternite della città scendono in strada tra la devozione dei fedeli e le preghiere, c’è una manifestazione assolutamente imperdibile: la rappresentazione della Passione di Cristo.
Uno spettacolo che farà stare col fiato sospeso per il suo realismo e per l’emozione che trasmette, ma anche perché è veramente una vera e propria opera teatrale. Ciò che lo rende così unico e prezioso è la qualità della messa in scena in cui i protagonisti sono i residenti stessi e quelli delle località vicine, che formano un gruppo complessivamente di circa 400 persone. La fedele ricostruzione dello scenario e l’impeccabile rappresentazione dei punti più critici della Via Crucis hanno trasformato questa manifestazione di fede, fervore e profondo credo popolare in uno degli eventi fondamentali della Settimana Santa di Tenerife.
Si svolge il Venerdì Santo in Adeje. Con le riprese della TV locale e spagnola in diretta.
Saliamo al nord di Tenerife e troviamo la celebrazione della Settimana Santa a La Laguna: una delle manifestazioni religiose e culturali più tradizionali dell’arcipelago (ricordiamo che proprio qui ha sede la Diocesi vescovile di Tenerife).
Durante le diverse giornate della settimana, i visitatori hanno l’opportunità di apprezzare il ricco e variegato patrimonio religioso e artistico della città. Ci sono processioni di incalcolabile valore tradizionale, storico e cristiano, le Confraternite attraversano le vie più emblematiche in romerie di autentico fervore popolare. Particolarmente rilevanti sono gli eventi del Giovedì Santo e del Venerdì Santo. Vale sicuramente la pena visitare le Cappelle dei templi dove sono in bella mostra, ma soprattutto visibili a tutti, gli oggetti eucaristici, veri gioielli degli orafi dell’isola da parecchi secoli. Nel Venerdì Santo c’è la Procesión Magna, che si svolge alle cinque del pomeriggio, e comprende tutti i gruppi e le confraternite che attraversano la città partendo dalla Cattedrale.
Allo stesso modo, alle 22, si svolge la Procesión del Silencio, che coinvolge le confraternite di penitenza che accompagnano il defunto Signore dalla Santa Cattedrale alla chiesa di Santo Domingo de Guzmán, tra il profondo coinvolgimento di fede dei presenti.
Scendendo verso il centro dell’isola troviamo i festeggiamenti per la Settimana Santa a La Orotava, anche quest’antica cittadina è un vero esponente dell’arte, della storia, della tradizione e della devozione; forse una delle celebrazioni più distintive di Tenerife che, nonostante il passare del tempo, continua a mantenere l’essenza della Settimana Santa canaria.
Nella Villa de La Orotava ci sono una trentina di processioni con cinquanta “soste di preghiera”.
A La Orotava ci sono ancora confraternite secolari, come nel caso della Confraternita del Santissimo Sacramento nella parrocchia di La Concepción, che è la prima della città, creata nel 1503. Più tardi, nel 1560, fu fondata nell’Ospedale della Santísima Trinidad la Confraternita della Santa Croce e della Misericordia. Nel 1681 nacque la Confraternita Sacramentale della Parrocchia di San Giovanni Battista e nel 1758 venne creata la Venerabile Fratellanza della Schiavitù del Santissimo Cristo alla Colonna. La Confraternita del Calvario fu poi fondata nel 1864, una delle più numerose di tutte quelle che sfilano durante la Settimana Santa.
Un’altra Confraternita è quella di Nostro Padre Gesù Nazareno, creata nel 1687 e rifondata nel 1871, che da allora è principalmente responsabile dell’organizzazione della processione de el Encuentro.
Il singolare contesto urbano del suo centro Storico, la collocazione delle chiese, l’inclinazione delle strade e l’atmosfera emotiva e solenne che circonda le processioni e le Confraternite che lì custodiscono la tradizione sacra, fanno della Settimana Santa di Villa de la Orotava un evento unico e speciale che lo differenziano da quelli celebrati nel resto delle Isole Canarie.
Bina Bianchini
