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    PICCOLO DIALOGO SURREALE

    A. Vorrei votare per Tizio.

    B. Non puoi.

    A. Perché?

    B. Dieci anni fa ha subito una condanna a tre anni di carcere. Non può candidarsi, è un pregiudicato.

    A. Ma a me della condanna non frega niente. Non ho mai creduto alla sua colpevolezza, inoltre ha scontato la pena ed è di nuovo libero cittadino. Personalmente trovo più affidabile un pregiudicato come Tizio che tantissimi altri.

    B. Insomma, non lo puoi votare e basta. Non può essere in lista. 

    A. E va bene, allora voterò per Caio.


    B. Caio? no, non puoi votarlo.

    A. Perché mai?

    B. E’ titolare di una grandissima azienda. C’è rischio di conflitto di interessi, quindi non può essere candidato.

    A. Ma perché? Se userà la sua carica a fini privati potrà essere incriminato per interesse privato in atti d’ufficio, ma fino a che non commette un reato e non è condannato è un libero cittadino, ed un libero cittadino può candidarsi alle elezioni.

    B. Meglio prevenire che reprimere.

    A. Con questo discorso aboliremo aerei ed autostrade per evitare incidenti stradali o aerei. O le banche, per evitare le rapine.

    B. Sei cavilloso. Comunque, non puoi votare Caio. Non può candidarsi.

    A. Pazienza, voterò Sempronio.

    B. Sempronio? No, non lo puoi votare, è un uomo.

    A. Ed allora?

    B. Devono essere elette almeno il 50% di donne. Gli uomini hanno già raggiunto il 50%, quindi tutti i posti disponibili devono essere femminili, e Sempronio è maschio.

    A. Nulla da dire contro le donne elette. Per me possono prendersi anche il 100% dei posti disponibili, se i cittadini le votano. Io però ho diritto di votare per chi mi pare, maschio o femmina che sia.

    B. La tua è una visione vecchia. Comunque, hai poco da agitarti, Sempronio non lo puoi votare.

    A. E va bene, voterò il partito X quale che sia il candidato o la candidata.

    B. Il partito X? Non puoi.

    A. E perché mai?

    B. Pare ci siano irregolarità nelle firme raccolte a sostegno della lista.

    A. Ma a me non frega una mazza delle firme! E poi chi mi assicura che ci siano davvero queste irregolarità? 

    B. I giudici del TAR.

    A. E loro non potrebbero far cose irregolari? Chi li controlla?

    B. Che fai, discuti le sentenze dei magistrati?

    A. Non sia mai! Comunque, io come elettore ho il diritto di votare X, firme o non firme.

    B. E’ inutile che continui a fare inutili contestazioni. Non puoi votare il partito X.

    A. E va bene. Voterò il partito Y.

    B. Non puoi.

    A. Perché mai?

    B. E’ un partito fascista.

    A. Ma no! Non lo è affatto! I suoi leader hanno da sempre posizioni antifasciste. Hanno addirittura governato e mai hanno ristretto le libertà politiche e civili.

    B. E’ tutto un inganno. Sono dei fascisti oggettivi. Non puoi votarli

    A. E va bene, voterò il partito Z.

    B. Non puoi, è razzista.

    A. Ma come razzista, fra i suoi candidati c’è un nero africano.

    B. Un traditore della sua gente. Non puoi votare per Z.

    A. Ma.. per chi posso votare allora? 

    B. Per il partito D.

    A. Ma non mi piace, voglio una alternativa!

    B. Tu non rispetti le regole della democrazia.

    Giovanni Bernardini

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