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    Appuntamento culinario, cosa non perdersi a Tenerife

    Per conoscere veramente un paese, devi gustare la sua cucina e con questo vecchio adagio si apre l’appuntamento culinario che oggi scova i piatti più interessanti di Tenerife ma soprattutto i ristoranti dove poterli assaggiare.

    Uno dei cibi emblematici delle isole Canarie è senza ombra di dubbio il cabrito embarrado, un ricco piatto a base di carne di capra, da gustare preferibilmente quando le temperature scendono un poco.

    Nel ristorante El Coto de Antonio, in calle El Perdón numero 13 a Santa Cruz de Tenerife, i proprietari Carlos Padrón e Antonio García sono in grado di offrire il cabrito embarrado nella sua ricetta originale che prevede ben 15 ingredienti, ma se vi trovate a Tegueste potete assaggiare questa prelibatezza da El Drago, di Carlos Gamonal junior che vi servirà la carne al giusto grado di cottura.

    Restando invece a Santa Cruz de Tenerife, merita una visita a scopo culinario El Aguarde, in calle de Costa y Grijalba 21, dove Javier González-Haba prepara piatti tipici come la tortilla de papas o gli stufati di verdure, reinventando le ricette e ottenendo un enorme successo, come con le crocchette di scampi che hanno ottenuto dai clienti il massimo dei voti, 10.

    E se quindi amate assaggiare una cucina tradizionale con una personale interpretazione del cuoco, non potete farvi mancare Cucina Urbana Canaria, situata nel prolungamento di Ramón y Cajal, a Nacho Solana.

    Seve Díaz, un appassionato di chitarra che è approdato al mondo culinario, ha invece aperto da un paio di anni El Taller de Seve Díaz, in calle San Felipe 32 a Puerto de la Cruz, proponendo una cucina molto personale dove trovare speciali ravioli, brodo di capesante e altre prelibatezze da leccarsi le dita.

    A Santa Úrsula, in carretera general 133, fermatevi alla Casa dell’Oste, un locale gestito da una coppia italiana che offre pasta fatta in casa e piatti genuini, come la milanese di vitello accampagnata dalla pasta o da una insalata di rucola.


    Il ristorante San Sebastián 57 è diventato in poco tempo molto famoso a Santa Cruz de Tenerife; situato nell’omonima via, nei pressi del Mercado Nuestra Señora de África, grazie allo spirito particolarmente intraprendente di Alberto Margallo, propone piatti elaborati utilizzando materie prime acquistate al mercato.

    E per sfatare la diffusa opinione che i ristoranti dentro agli hotel siano di qualità mediocre, provate l’ottimo El Mirador, al Ritz Carlton Abama, a Guía de Isora, che ha nel suo menù una varietà incredibile di piatti a base di riso e pesce, come il richiestissimo riso all’astice preparato dallo chef César González.

    Se poi gustate il piatto sulla splendida terrazza che domina La Gomera, siate certi che ripeterete l’esperienza.

    Abikore è invece un progetto di Silvia Aguilera e Carlos Villar, entrambi proprietari di La Posada del Pez, ristorante aperto con lo chef Tadashi Tagami.

    Abikore, che significa San Andrés in lingua guanche, si trova nella parte inferiore di La Posada del Pez, e propone un menu definito spagnolo-giapponese.

    Dalla cucina aperta, caratterizzata da modernità e supportata dai colori e dal design della sala da pranzo, potrete assistere alla preparazione della tartare di tonno con foie gras e pane di cristallo, una delle creazioni di maggior successo dello chef nipponico.

    Infine, ubicato in avenida Inmaculada Concepción 58, troviamo El Sauzal, della coppia Virginia Triano e Omar Pérez; i piatti di questo gradevole ristorante variano continuamente ma l’unica cosa che rimane immutata è la buona qualità delle materie prime utilizzate.

    Vero e proprio gioiello culinario di El Sauzal è il nido di uova di quaglia, realizzato con pasta Kataifi e accompagnato da un delizioso burro a base di funghi e basilico.

    Vi è venuto un po’ di languorino?

    dalla Redazione

     

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