Anziani e solitudine, un binomio drammaticamente attuale che colpisce buona parte del mondo occidentale, dove la cultura della cura e del rispetto per chi invecchia sembra essersi persa nel tempo.
Ma Arona non sta a guardare il dramma silenzioso di quello che rappresenta un terzo della sua popolazione, grazie all’attenzione da parte di istituzioni che hanno promosso un piano per combattere la solitudine degli anziani al fine di garantire una terza età migliore e più serena.
Già presente con la realizzazione di centri diurni e programmi mirati, Arona ha ideato un progetto rivolto a quelle persone che non hanno accesso alle attività già esistenti.
Pura Martín, dirigente del dipartimento Anziani e responsabile del progetto, ricorda che attualmente ad Arona vivono 13.320 persone con età superiore ai 65 anni, il 14% del totale dei suoi 95.000 abitanti, una percentuale che è cresciuta di quasi 6 punti nel corso dell’ultimo anno.
Alle Canarie il processo di invecchiamento si è accelerato e Arona non fa eccezione; in tutto l’Arcipelago, stando ai dati ufficiali del Gobierno regional, si calcola che ci saranno più di mezzo milione di anziani nel 2030.
Se attualmente sono 115 le persone che ricevono ad Arona un servizio di assistenza domiciliare, il nuovo programma del Dipartimento dei Servizi Sociali mira a fornire sostegno emotivo e affettivo a coloro che vivono situazioni di profonda solitudine.
Il piano prenderà il via dai nuclei di Valle San Lorenzo e Cabo Blanco, dove l’Ayuntamiento ha già individuato la domanda potenziale, pur avendo espresso l’intenzione di estendere questo servizio anche al resto degli altri quartieri del territorio.
Pequeños Momentos, questo è il nome del progetto, ha carattere partecipativo, grazie al coinvolgimento diretto dei centri e degli stessi anziani, al fine di identificare casi di solitudine presenti nei quartieri di riferimento; tutte le informazioni verranno convogliate a due Osservatori, uno dei quali appartenente a Servicio Sociales di Arona e uno al programma Ansina del Cabildo di Tenerife, che avranno il compito di gestire i diversi casi e di organizzare delle visite effettuate da volontari over 65 che conoscono le persone di difficoltà.
Come sottolinea il sindaco di Arona José Julián Mena, una società non può misurare il proprio progresso unicamente in termini economici; uno dei fattori chiave è prestare attenzione al modo in cui sono trattati coloro che raggiungono la vecchiaia dopo una vita di lavoro.
Essi, sottolinea, non devono per alcun motivo sentirsi esclusi o emarginati dalla società, bensì devono ricevere il giusto sostegno da parte del loro Consiglio comunale.
Elena Cabello, assessore ai servizi sociali, ha infine affermato che i programmi rivolti agli anziani hanno acquisito sempre più rilevanza con il progressivo invecchiamento della popolazione, ragion per cui le istituzioni in primis non possono guardare altrove.
Del resto la vecchiaia non sopraggiunge con l’età, ma con la dimenticanza.
di Ilaria Vitali