Si chiama Energy Observer, è un catamarano e la sua peculiarità è che si tratta di un’imbarcazione che utilizza esclusivamente idrogeno ed energie rinnovabili, grazie ad un avveniristico progetto in cui si sono cimentati 70 professionisti tra ingegneri, architetti e navigatori.
Con un telaio completamente ricoperto da pannelli solari, l’autonomia della Energy Observer è infatti il risultato di una particolare combinazione energetica che prevede anche la produzione di idrogeno con acqua di mare ed a bassa emissione di carbonio.
Il catamarano, che ha partecipato a diverse competizioni sportive, ha in programma di effettuare il giro del mondo in 6 anni, visitando 50 paesi, toccando 101 porti, tra i quali quello di Tenerife, con l’obiettivo di dimostrare che un mondo più pulito è possibile e che la via da seguire è quella delle energie rinnovabili.
La sua avventura è appena iniziata partendo dal Mediterraneo e al suo varo vicino alla Tour Eiffel era presente il presidente della repubblica francese Emmanuel Macron, accompagnato da diversi ministri.
Il capo della spedizione, Jérome Delafosse, e diversi membri dell’equipaggio hanno recentemente visitato il sud di Tenerife e l’isola di El Hierro, quando hanno raggiunto l’Arcipelago per girare uno degli otto capitoli di una serie di documentari che intendono diffondere su internet e sul canale Planète +, evidenziando la bellezza dei cinque continenti e le proposte tecnologiche che si distinguono per la loro sensibilità ecologica.
Le riprese, effettuate con l’Autorizzazione del Ministero dell’Agricoltura, della Pesca e dell’Ambiente, hanno riguardato in particolare l’habitat marino tra Tenerife e La Gomera e la centrale idroelettrica dell’Isla del Meridiano.
Anfitrione d’eccellenza per l’equipaggio del catamarano a idrogeno, è stato il fotografo e documentarista belga Sergio Hanquet, uno dei massimi esperti mondiali di ambiente marino che vive da oltre 30 anni a Tenerife.
La visita ha incluso anche Gorona del Viento, a El Hierro, dove alla presenza del presidente del Cabildo, Tomás Padrón, padre politico del cuore pulsante di tutta l’energia pulita dell’isola, Delafosse ha potuto constatare le linee virtuose assunte in uno dei luoghi, a suo dire, più puliti al mondo.
Delafosse ha quindi elogiato le diversità delle specie marine che ha avuto modo di incontrare, tra le quali balene, delfini, marlin, squali martello e tartarughe, avvistate a poco più di 10 minuti dalla costa, quando in altri luoghi è necessario navigare per almeno 20 miglia prima di poter fare un avvistamento.
Questo peculiare fattore, insieme alle condizioni meteorologiche, rendono El Hierro un posto eccezionale.
La spedizione, accompagnata dai subacquei e cameramen Fabrice Schnoller, Fréreic Buyle e Julien Voigt, ha focalizzato l’impresa sulla ricerca di sistemi di comunicazione adottati da balene e delfini.
Tutto il materiale audiovisivo ottenuto, sia nell’Arcipelago che in altri luoghi, e che sarà diffuso in oltre 10.000 scuole di tutto il mondo in collaborazione con l’Unesco, è stato prodotto utilizzando le attrezzature più avanzate che consentono una visione virtuale a 360 gradi.
di DANIELE DAL MASO