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    Santa Cruz dichiara guerra ai “gorillas”

    Sono noti come gorillas e l’appellativo dato ai parcheggiatori abusivi riflette in toto un certo atteggiamento aggressivo e insistente di queste figure che, presenti nei parcheggi o in molte strade di Santa Cruz di Tenerife, approcciano ignari automobilisti, spesso turisti, per richiedere somme in cambio della sicurezza dell’auto parcheggiata.

    Le lamentele arrivate alle autorità e alla stampa locale, una fra tutte quella di un turista che, avendo mancato di versare l’obolo ad uno dei tanti parcheggiatori, si è ritrovato la vettura danneggiata, hanno portato l’opinione pubblica ad interrogarsi su cosa effettivamente l’amministrazione faccia per contrastare un fenomeno piuttosto diffuso.

    Nel caso del turista con l’auto danneggiata, è bene precisare che egli, una volta recatosi alla Policia Nacional per denunciare l’accaduto, non solo sarebbe stato invitato a non lasciare somme ai presunti parcheggiatori, ma non gli sarebbe stato possibile effettuare regolare denuncia con la motivazione che il danno subìto avrebbe potuto non essere imputabile a uno dei gorillas.

    Insomma, il danno e la beffa, ma soprattutto una pessima immagine per i turisti che, come è noto, sono soliti noleggiare un’auto per spostarsi sull’isola.

    Contattato dal giornale che aveva accolto la lamentela del turista, il Comune di Santa Cruz, attraverso il suo vice sindaco e assessore per la sicurezza e la mobilità, Zaida González, avrebbe informato dell’esistenza di una nuova ordinanza che prevede multe fino a 200 euro nei confronti dei parcheggiatori abusivi; in questo modo, ha precisato il vice sindaco, Santa Cruz de Tenerife è uno dei pochi comuni dell’Arcipelago che ne vieta espressamente l’attività.

    González ha poi affermato che il controllo di questo tipo di fenomeno risulta molto complesso, visto che riguarda persone che nella stragrande maggioranza dei casi non possiede nulla, non ha un reddito e quindi diventa difficile pretendere il pagamento di una sanzione.

    In ogni caso, durante l’intervista al giornale locale, è stato rivolto un invito a cittadini e turisti che hanno subito danni o minacce dai parcheggiatori abusivi, di denunciare quanto accaduto (ndr nonostante l’imbarazzante episodio lamentato dal turista che ha tentato di esporre denuncia regolarmente, senza però riuscirvi).


    Ma la redazione del giornale ha contattato anche questi gorillas, come José Antonio che ha spiegato di non appartenere ai facinorosi e di voler guadagnarsi da vivere onestamente, ma che, in una situazione di totale abbandono da parte delle autorità, la soluzione rimasta è quella di fare il parcheggiatore abusivo.

    «Come pensano di chiedere ad un accattone 200 euro di multa?» è il commento amaro di Antonio che sottolinea come tutti i tentativi di trovare un lavoro serio e pagato dignitosamente sono stati vani.

    Baben Su è un altro della categoria dei gorillas, arrivato su una piccola imbarcazione alle isole Canarie dalla Guinea e costretto a vivere in strada, guadagnandosi giusto il sostentamento con le mance dei turisti e mandando il resto alla sua famiglia.

    Victor invece è un gorilla da ormai 6 anni, – anni di carriera immacolata e senza mai un problema -, tiene a precisare.

    Ma le persone intervistate, o meglio quelle che hanno accettato di farlo, non sembrano certo le stesse che puntualmente minacciano chi si rifiuta di lasciare una mancia e chi lo fa ma con pochi centesimi, che danneggiano volutamente le auto e che terrorizzano le persone che lasciano i mezzi in zone come il Maritime Park, Cabos Llanos, le strade adiacenti l’Hospital de La Candelaria o addirittura quelle vicino al cimitero di Santa Lastenia.

    L’attività di parcheggiatori in tutte queste zone non solo sta aumentando a dismisura – qualcuno afferma che vi siano anche 4 gorillas per un’unica strada – ma è motivo di profonda insofferenza tra i turisti.

    Le opinioni in merito al problema e alle sue eventuali risoluzioni sono diverse e contrastanti, come quelle di coloro che affermano la necessità di regolamentare un’attività ormai evidente e che consentirebbe a molte persone senza lavoro di poter occupare il tempo senza mettersi nei guai, o quelle di chi vorrebbe il divieto assoluto dell’esercizio di un’attività che, in soldoni, arreca solo disturbo.

    E in mezzo a tanti, c’è anche chi, quei gorillas, li ha assunti, facendosi tenere il posto migliore per parcheggiare, veri e propri clienti abituali che, in barba a leggi o lamentele, desiderano solo un posto garantito per la propria auto.

    Franco Leonardi

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